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Borsa, auto sotto pressione ma Brembo sale. Bene Telecom

Listini europei frenati dai venti protezionisitici Usa. A Milano sotto pressione l’automotive. Marchionne su Magneti Marelli: “Non la venderò mai, voglio darla agli azionisti”. Esclusa l’Ipo – Balzo in avanti di Fincantieri – Telecom parte in calo ma poi recupera dopo il piano 2018-20 e le dichiarazioni di Genish

Borsa, auto sotto pressione ma Brembo sale. Bene Telecom

Anche in Europa le dimissioni del consigliere economico della Casa Bianca. Gary Cohn, hanno frenato la corsa dei listini. A Piazza Affari, alle 13, i prezzi tornano seppur di poco in terreno positivo. L’indice Ftse Mib +0,2% registra un modesto un rialzo a 22.243 punti.

Perde Madrid, -0,3%. In rosso anche Parigi -0,5%, e Francoforte -0,1%. Fuori dall’area euro invariata Londra, in attesa delle proposte della Ue sul negoziato per la Brexit, oggi in discussione a Bruxelles.

I futures sul paniere S&P segnalano una partenza in ribasso di Wall Street. L’uscita di scena di Cohn rende più probabile una guerra commerciale tra Stati Uniti e resto del mondo. Invita alla calma Sergio Marchionne, nella veste di manager industriale a metà strada tra Europa e Stati Uniti. “Calmatevi tutti quanti – dice durante la riunione dell’Acea a Ginevra – fate andare avanti il processo, fateli parlare, eventualmente qualcosa si risolve. Minacciare dazi con dazi non risolve assolutamente niente”. Occorre, semmai, comprendere le ragioni di Trump. “Una parte dell’amministrazione vede questo come un problema dell’economia americana e sta cercando di raddrizzare delle posizioni che sono andate oltre i limiti del passato. Non voglio giudicare la qualità dell’intervento ma direzionalmente si capisce”.

Al contrario, la commissaria Ue ai commerci Cecilia Maelstrom ha ribadito stamane che “l’Europa è pronta ad agire in modo proporzionato nel caso in cui le misure protezioniste annunciate dagli Stati Uniti sui dati all’importazione di acciaio e alluminio fossero effettivamente prese e la Ue non ne fosse esentata”.

Sul fronte macro l’euro di apprezza su dollaro per il quinto giorno consecutivo, cross a 1,242.

Si rafforza il Btp: il rendimento scende a 1,996% da 1,99% di ieri, lo spread a 129 punti base. Il differenziale Italia-Germania, da oltre un mese oscilla tra 120 e 140 punti base, livelli che non segnalano stress particolari..

Petrolio in ribasso: -0,8% a 65,3 dollari il barile. La Energy Information Administration ha alzato le previsioni sulla produzione di greggio degli Stati Uniti, portandola a 10,7 milioni di barili giorno, livello mai visto nella storia. Perde colpi Tenaris -3,42% sotto la pressione della minaccia Usa sui dazi.

A Piazza Affari avanza il titolo Telecom +0,98%, dopo aver toccato punte superiori all’1% nel corso della presentazione agli analisti dei conti e del piano aziendale che prevede lo scorporo della Rete ed investimenti per 9 miliardi di qui al 2020. L’esercizio 2017 si è chiuso con ricavi per 19,8 miliardi (+4,2%) e l’utile netto in calo a 1,2 miliardi (-38%). A proposito del pressing di Elliott, che ha accumulato una partecipazione rilevante, poco sotto il 5%, l’ad Amos Genish ha detto: “sono disposto a sedermi con loro per capire cosa vogliono cambiare, anche se il loro annuncio era un tentativo di arrivare a conclusioni prima della pubblicazione del nostro piano ambizioso e solido”.
Si assesta Inwit -0,3%, che ha presentato ieri sera il piano industriale. Obiettivo 2019: ricavi in crescita intorno al 5% per il 2019.

Tra i settori, quasi tutti in rosso, soffre di più l’Automotive europeo -0,9%. Fiat Chrysler -1,2%. Marchionne ha confermato in sostanza le anticipazioni di Reuters sullo spin off di Marelli. Stamane ha detto: “Magneti Marelli non la venderò mai. Può darsi che ci siano state della avance, ma io voglio darla agli azionisti”. Esclusa la necessità di una Ipo. In calo Ferrari -1% e Cnh Industrial -1,24%. Fiocca, al contrario, il denaro su Brembo +3%.

Nel resto del listino prende il largo Fincantieri +6,24%, insieme a Viking hanno raggiunto un accordo per realizzare ulteriori 6 navi, portando a 16 il numero di unità costruite in partnership dalle due società.
Da segnalare la performance di Smre +4%: la small cap quotata all’Aim, leader nella mobilità elettrica, ha reso noto che i dati del 2017 superano le aspettative del Piano Industriale 2017-2020: i volumi di vendita sono cresciuti dell’87%.

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