Condividi

Borsa 7 febbraio. Le banche italiane al top dal 2016. Oggi tocca a Mps che torna al dividendo. Frena l’auto elettrica: a Tokyo vola l’ibrida Toyota

In due giorni i Big bancari di Piazza Affari hanno girato ai soci più di 15 miliardi. E i mercati applaudono. Oggi Stellantis va da Giorgetti

Borsa 7 febbraio. Le banche italiane al top dal 2016. Oggi tocca a Mps che torna al dividendo. Frena l’auto elettrica: a Tokyo vola l’ibrida Toyota

Anche Intesa Sanpaolo, dopo Unicredit, ha messo a segno “il miglior bilancio di sempre: 7,72 miliardi di utile netto. Ai soci, tra dividendi (5,4 miliardi) e riacquisto di azioni proprie vanno 7,1 miliardi. “Preferiamo remunerare i soci per cassa avendo tra i soci molti fondi pensione, fondazioni e famiglie che usano la cassa per pagare le prestazioni” qui la risposta più cauta del mercato rispetto ai fuochi di artificio di Unicredit. Quel che conta è che in due giorni i Big bancari di Piazza Affari hanno girato ai soci più di 15 miliardi. E i mercati applaudono, come dimostrano i report: tra i primi a reagire Société Gènérale ha alzato il target price di Intesa a 3,50 euro. JP Morgan lo porta a 3,80 euro. Grazie alle trimestrali delle banche di casa nostra, i listini europei si apprestano ad aprire in lieve rialzo. Future EuroStoxx50 +0,1%.

Milano sale ai massimi da 15 anni

Il FtseMib di Milano ha chiuso ieri in rialzo dello 0,55% sui massimi da 15 anni. L’indice FTSE Italian Banks (ieri +0,25%) si è proiettato su livelli che non vedeva dal 2016. Mentre Wall Street rifiata, restando comunque nell’area dei massimi storici, il testimone passa all’Europa dove ieri l’indice EuroStoxx50 (+0,76%) si è portato sui massimi dal 2001, il Dax di Francoforte (+0,76%) sui nuovi massimi storici.

Avanza ancora la Cina, Tokyo cancella il tasso zero

L’attenzione resta concentrata sulla Cina, nell’attesa degli stimoli promessi da Xi Jing Ping. Le prese di posizione delle autorità hanno spinto gli investitori esteri a ritenere che a questi prezzi, con valutazioni ritenute molto basse, si possa tornare a comprare. Quella di ieri è stata la settima seduta consecutiva di contributo positivo da parte degli acquirenti esteri. L’indice Shenzen Composite guadagna il 2%, lo Shanghai Composite l’1%. Si mettono in evidenza anche oggi le società più piccole: indice CSI 1000 +5%.
Dopo un avvio in rialzo di oltre l’1%, ha frenato e girato al ribasso l’Hang Seng di Hong Kong, -0,2%.
L’indice Kospi di Seul si avvia a chiudere in rialzo dell’1%. BSE Sensex di Mumbai poco mosso in avvio di seduta.

Prende consistenza a Tokyo -0,25% la prospettiva dell’uscita dalla lunga stagione dei tassi sotto zero. A dirlo è il colosso del reddito fisso, Pimco secondo cui la Banca del Giappone potrebbe abbandonare la sua politica di tassi d’interesse negativi già a marzo e procedere a più rialzi quest’anno. A fine 2024, il tasso di riferimento dovrebbe essere +0,25%, si legge in un rapporto sulle prospettive di mercato. L’accelerazione della crescita salariale creerà probabilmente un’inflazione persistente nell’economia, garantendo condizioni “favorevoli” per l’uscita dai tassi negativi. Prende il volo Toyota +4% per il secondo giorno di fila dopo i conti da cui emerge il successo delle ibride rispetto alle auto elettriche.

Dollaro ai massimi, tarda i taglio dei tassi

Il dollaro consolida sui massimi da tre mesi a 1,076 sull’euro, favorito dalla prospettiva di tassi USA più alti più a lungo. Il presidente della Fed di Cleveland, Loretta Mester, ha dichiarato martedì che se l’economia americana si comporterà come previsto, ciò potrebbe aprire la porta a tagli dei tassi. Ma Mester ha affermato di non essere pronta a fornire tempistiche per una politica più accomodante in un contesto di continua incertezza sull’inflazione. I trader attualmente scontano una probabilità del 19,5% di un taglio a marzo, rispetto a una probabilità del 68,1% all’inizio dell’anno.

Mercato obbligazionario poco mosso in assenza di dati macroeconomici di rilievo. Anche oggi l’agenda macro è piuttosto scarna. Rendimento del Treasury decennale a 4,10% da 4,12%. Bund decennale tedesco a 2,29% da 2,31%. BTP decennale a 3,85% da 3,87%. Spread stabile a 155.

Stellantis, oggi Elkann da Giorgetti

Continua la sfilata delle banche: Monte Paschi ha chiuso il 2023 con un utile di 2,052 miliardi di euro, a fronte di una perdita di 178 mln di euro al 31 dicembre 2022. Il risultato è superiore agli 1,344 miliardi attesi dagli analisti e consente alla banca di tornare a pagare il dividendo dopo tredici anni, con due anni di anticipo rispetto agli obiettivi piano: 0,25 euro per azione, per un monte dividendi di 315 milioni di euro. Banca Pop. Sondrio ha registrato nel 2023 un utile netto di 461,2 milioni di euro, +84%. Il risultato della gestione caratteristica è salito del 26% a 1,34 miliardi, margine di interesse +38% a 937,0 milioni. Le rettifiche di valore nette si sono attestate a 224,5 milioni rispetto a 169,8 milioni del periodo di confronto, su del 32%. I crediti deteriorati netti cifrano 562 milioni, in decremento da 609 milioni del 31 dicembre 2022. La banca ha proposto un dividendo di 0,56 euro.

Stellantis. Il presidente John Elkann incontra oggi il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti.
Tim. Il cda odierno dovrebbe dare mandato all’avvio di un negoziato con il Tesoro per migliorare i termini dell’offerta per Sparkle, con Tim che aprirebbe all’ipotesi di restare azionista di minoranza per un certo periodo di tempo. Tim Brasil, ha registrato un aumento del 53% su base annua dell’utile netto del quarto trimestre e prevede che gli utili core per il 2024 crescano ma a un ritmo più lento rispetto al 2023.

Commenta