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Le auto elettriche non decollano: crollo del mercato italiano a gennaio (-56%) e crescita globale inferiore alle attese

13,6 milioni di auto elettriche vendute nel 2023 (+34% rispetto al 2022) ma sotto le stime di inizio anno. Il mercato dell’auto elettrica stenta a decollare per diversi fattori. Italia fanalino di coda in Europa. Ma anche negli Stati Uniti e in Giappone il boom dell’auto elettrica è solo un miraggio. Basteranno i nuovi incentivi ad invertire il trend?

Le auto elettriche non decollano: crollo del mercato italiano a gennaio (-56%) e crescita globale inferiore alle attese

A gennaio 2024, il mercato automobilistico italiano registra un inizio positivo con 141.946 auto immatricolate,(+10,6%) ma le vendite di auto elettriche subiscono, invece, un pesante crollo con soli 2.947 veicoli immatricolati, un calo del 56,6% rispetto al mese precedente e dell’11,6% rispetto a gennaio 2023. La quota di mercato delle auto elettriche scende al 2,1% (rispetto al 6,1% di dicembre 2023), facendoci scivolare verso il basso nella classifica dei principali mercati.

Il parco circolante di auto completamente elettriche raggiunge così le 222.711 unità. Basteranno i nuovi incentivi a risollevare le sorti e rilanciare il settore dell’auto elettrica? Intanto, in attesa del rifinanziamento di marzo, sono già andati esauriti gli attuali incentivi per le auto termiche (benzina-diesel) con emissioni tra 61 e 135 g/km di CO2.

Nel 2023 vendute nel mondo più di 13 milioni di auto elettriche

Anche a livello globale non si può dire che la situazione sia rosea. Nel 2023, i veicoli elettrici hanno registrato una crescita significativa, con 13,6 milioni di unità vendute, (+34% rispetto al 2022) conquistando il 16% del mercato globale (9,5 milioni sono state auto full electric e 4,1 milioni plug-in). Numeri positivi ma, secondo gli analisti di EV-Volumes.com, inferiori rispetto alle previsioni di inizio anno. Diversi i fattori che hanno portato ad una quota di mercato minore: in primo luogo la Cina ha registrato una performance inferiore alle aspettative, così come l’Europa dopo i tagli agli incentivi in Germania, Regno Unito e Svezia. Anche in Nord America, il ritmo di crescita ha subito un rallentamento, come confermato dalla CEO di GM, Mary Barra, la scorsa settimana.

Cina primo mercato per volumi di auto elettriche

La Cina rimane il principale mercato per le auto elettriche, con quasi 6,2 milioni di veicoli venduti (+23,4% rispetto al 2022) e una quota del 23,8%. Il mercato non è uniforme nel paese: nelle megalopoli come Pechino, Shanghai e Chongqing raggiunge il 41,2%, mentre scende al 32,8% nelle grandi città come Hangzhou e Shenzhen e al 26,6% in quelle più piccole.

Il boom dei veicoli elettrici in Cina è iniziato nella seconda metà del 2022, con la quota di mercato che è raddoppiata al 21,3% rispetto al 12,7% nel 2021. Di conseguenza, l’obiettivo del governo cinese di raggiungere una quota del 20% tra auto elettriche e plug-in entro il 2025 è stato anticipato di tre anni.

È proprio grazie al mercato dell’auto elettrica che la Cina è diventata anche il primo esportatore di veicoli nel 2023.

Auto elettrica: il mercato europeo, Italia fanalino di coda

L’Europa si colloca come il secondo mercato mondiale per le auto elettriche, con poco più di 2 milioni di veicoli venduti (+26,8%) e una quota di mercato del 16%, due punti percentuali in più rispetto al 2022. Nel Vecchio Continente, la situazione varia notevolmente. A dominare le vendite i Paesi del Nord: la Norvegia raggiunge l’82% (105 mila unità), seguita da Svezia e Danimarca rispettivamente al 39% e al 36% (112 mila e 63 mila pezzi). In Germania, le auto completamente elettriche rappresentano il 18% del mercato, con 524 mila unità vendute. Il mercato tedesco ha però subito un pesante crollo del 23% delle vendite a dicembre a causa di una sentenza della Corte costituzionale tedesca.

Il Portogallo, nonostante un reddito pro-capite inferiore alla Germania, registra la stessa quota del 18% (ma con 36 mila unità). In Francia, le auto elettriche costituiscono il 17% delle vendite, con 298 mila veicoli, nonostante l’energia nucleare domini il settore. Anche nel Regno Unito la quota di mercato è del 17%, con 315 mila unità vendute. In Spagna, le vendite di auto elettriche sono cresciute del 69%, raggiungendo 52 mila unità e una quota di mercato del 5,4%.

E l’Italia? Tra i cinque principali mercati europei, il nostro Paese si posiziona in coda con una quota di mercato dell’auto elettrica al 4,2% e poco più di 66 mila immatricolazioni. Il rallentamento delle vendite di auto elettriche in Italia è attribuito non solo ai prezzi più elevati delle vetture a batteria, che costano almeno il 30% in più dei veicoli a benzina, ma anche ai ritardi accumulati dalla politica e dai governi nell’implementare incentivi adeguati per promuovere l’adozione dei veicoli elettrici.

Auto elettrica: negli Stati Uniti volumi al 7%, flop in Giappone

Negli Stati Uniti, la quota delle auto elettriche ha superato il 7%, con un totale di 1,1 milioni di veicoli venduti (+48,7%). Tuttavia, la diffusione dei veicoli a batteria rimane ancora lenta su tutto il vasto territorio americano, con enormi disparità tra gli Stati, spesso legate allo stile di vita e al reddito disponibile. La California domina la scena con oltre il 20% di quota di mercato, seguita da Oregon e Washington State, mentre Colorado e sulla costa atlantica New York e Virginia registrano una quota tra il 15% e il 20%. Nei quasi tutti gli Stati Centrali, invece, la quota si attesta spesso al di sotto del 5%.

Ben diversa è la situazione in Giappone, paese tra i più industrializzati e tecnologicamente avanzati. Nel Sol Levante la quota di auto elettriche è ferma al 1,7% del mercato, con meno di 89 mila unità vendute, persino inferiore a quella di un paese in via di sviluppo come l’India, che ha raggiunto lo scorso anno il 2,1% (quasi 80.000 veicoli). Questo è principalmente dovuto alla preferenza dei costruttori giapponesi (Toyota in primis) per le vetture ibride e a idrogeno, mai stati realmente convinti del full electric come unica soluzione per ridurre il riscaldamento globale.

A spiegare questo è Akio Toyoda, presidente del Gruppo Toyota: “Sono convinto che le auto elettriche siano una delle tecnologie più importanti per ridurre il riscaldamento globale, ma non l’unica. Grazie all’introduzione delle ibride, 20-30 anni fa, il Giappone è l’unico Paese sviluppato ad aver ridotto le emissioni di CO2 del 23%. L’importante non è a quale tecnologia passare perché il nostro nemico è il carbonio e dovremmo tutti pensare a come ridurne le emissioni”. Toyoda sostiene che, nonostante i progressi delle auto elettriche, queste raggiungeranno al massimo una quota di mercato del 30% con il restante 70% che sarà occupato da vetture ibride e a idrogeno.

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