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Borsa 14 settembre: Bce incerta sui tassi e guerra Ue all’auto elettrica cinese. Ipo Arm boom. Occhio a Exor e Stellantis

A poche ore dal board della Bce l’incertezza sui tassi è massima ma resta probabile l’aumento di un quarto di punto – Cenni di ripresa in Cina – Petrolio ancora al top

Borsa 14 settembre: Bce incerta sui tassi e guerra Ue all’auto elettrica cinese. Ipo Arm boom. Occhio a Exor e Stellantis

Più incerta di una finale di Champions League. A poche ore dalla riunione della Bce 34 economisti interpellati la Bloomberg prevedono che i tassi restino invariati, 32 scommettono su un aumento di un quarto di punto. L’incertezza non danneggia più di tanto i mercati che si aspettano parole chiare sulla strategia per combattere la frenata dell’economia. Intanto, sull’altra sponda dell’Atlantico, l’eccitazione per il successo dell’Ipo di Arm (54,5 miliardi di dollari raccolti, prezzo al massimo della forchetta) prevale sulle preoccupazioni per il nuovo aumento del petrolio e la ripresa dell’inflazione (+3,7% a luglio). Il dollaro ripiega sulle aspettative di una conferma dei tassi di interesse negli Stati Uniti sui livelli attuali: il dato di ieri sull’inflazione ha quasi azzerato le possibilità di un incremento nella prossima riunione del Federal Open Market Committee della Fed la settimana prossima. Intanto il debutto in Borsa della società che produce la maggior parte dei chips di Nvidia potrebbe innescare una nuova ondata di matricole hi tech.

L’ottimismo non favorisce stamane un’apertura in rialzo dei listini azionari. Viaggiano leggermente sotto la parità Milano, Parigi, Francoforte, Amsterdam e Madrid. Positiva Londra.

Ieri il Ftse Mib di Milano ha chiuso in ribasso dello 0,4%, in recupero nel finale.

La Ue sfida l’auto cinese. Von der Leyen arruola Draghi

Ursula von der Leyen ha annunciato ieri l’avvio di un’indagine sui sussidi cinesi ai veicoli elettrici per scongiurare un’ondata di importazioni a basso costo. La presidente della Commissione europea ha così sposato la linea dura francese (Stellantis non opera in Cina) senza tener conto dei timori dei costruttori tedeschi, che temono l’arrivo di ritorsioni.

Von der Leyen ha anche annunciato che Mario Draghi sarà incaricato di redigere un rapporto sul futuro della competitività europea.

Il deficit italiano al 6,5%. Francoforte boccia gli extraprofitti

La Bce, che ieri ha designato la tedesca Claudia Buch alla guida della supervisione bancaria, ha criticato la bozza della tassa sugli extraprofitti delle banche ipotizzata dal governo italiano: l’imposta straordinaria creerebbe un quadro fiscale incerto e rendere più costoso per gli istituti attrarre nuovo capitale azionario.

Per il 2023 il deficit italiano potrebbe salire dal 4,5% ipotizzato ad aprile al 6,5-7%.

Bund decennale a 2,65%. BTP decennale a 4,44%. Non si sono mossi rispetto a ieri mattina. 

Secondo gli esperti di Bank of America, un aumento dei tassi da parte della BCE oggi darebbe solo una breve tregua all’Euro, che dovrebbe prolungare la discesa.

Sale ancora l’India, cenni di ripresa in Cina

Apertura con il segno più per i listini asiatici. L’indice Nikkei di Tokyo è in rialzo dell’1%. Lo yen si rafforza a 147.06, da 147,5 di ieri.

Il Kospi di Seul è in rialzo dell’1%. S&P ASX200 di Sidney +0,7%. Il dollaro australiano si rafforza per effetto del solido dato sull’occupazione in Australia. Mumbai +0,4%.

Fanno eccezione i listini cinesi: Hang Seng di Hong Kong -0,2% e CSI 300 dei listini di Shanghai e Shenzen -0,1%. L’immobiliare Country Garden ha ottenuto il rinvio del pagamento di un’altra obbligazione scaduta.

L’attività economica cinese è probabilmente migliorata ad agosto, i dati macroeconomici in via di pubblicazione dovrebbero mostrare che la fase più nera della recessione è terminata. Domani mattina escono le vendite al dettaglio e la produzione industriale: il consensus si aspetta per entrambe le metriche, una crescita su base annua superiore a quella del mese precedente. La stagione delle vacanze estive ed il boom della spesa per viaggi e alberghi dovrebbero aver fornito un contributo a quella che potrebbe essere la ripartenza.

Borse Usa piatte, Amazon alza gli stipendi

Negli Usa l’attenzione era concentrata sul dato Cpi. Ma la reazione dei mercati alle novità sull’andamento dell’inflazione Usa è stata praticamente nulla su tutti i fronti. Le borse hanno portato termine una delle sedute più amorfe del mese. Nasdaq+0,3%, Dow Jones -0,3%.

Amazon +2%. Il colosso dell’e-commerce ha annunciato l’intenzione di investire oltre 440 milioni di dollari nel prossimo anno per aumentare i salari dei suoi dipendenti delle consegne a contratto.

Secondo l’osservatorio FedWatch il mercato attribuisce una probabilità del 97% all’ipotesi che la Fed mantenga i tassi al livello attuale, rispetto al 92% di ieri mattina. 

Il mercato delle obbligazioni governative Usa è rimbalzato dai minimi di periodo, ma rimane su livelli di elevata tensione. Treasury Note dieci anni a 4,22% da 4,30% di ieri mattina. Treasury 2 anni a 4,95% da 5,02%. I dati sull’’inflazione di ieri stimolano un paio di riflessioni: 

Il dollaro resta inchiodato sui massimi da tre mesi a 1,1070.

Petrolio ancora al top, allunga anche il gas

Petrolio ancora sugli scudi: Brent (92,40 dollari), Wti (89,0). Ieri il Brent si è spinto sui massimi da novembre a 92,80 dollari. Le quotazioni del petrolio restano in tensione, mentre i mercati hanno rivolto di nuovo la loro attenzione alla prospettiva che l’offerta rimanga inferiore alla domanda per il resto del 2023, con una domanda peraltro destinata a rimanere robusta fino al prossimo anno.

Il gas naturale europeo ha guadagnato il 7% a 36,80 euro/mwh.

Buy back per Exor, Barclays taglia il lusso

Sotto tensione i titoli del settore lusso. Barclays ha tagliato a Neutral il giudizio sulle società europee del lusso.

Campari, BNP Paribas alza il giudizio a Neutral.

Juventus ha registrato una perdita di 81 milioni di euro nella seconda metà dell’anno fiscale conclusosi il 30 giugno. Lo annuncia la controllante Exor Exor.As in occasione della presentazione dei risultati, indicando una perdita di circa 110 milioni per l’intero anno per la società calcistica di Serie A.

Stellantis. Scade tra poche ore il contratto dei lavoratori dell’automotive degli Stati Uniti. Nell’aggiornamento di stanotte, il sindacato United Auto Workers ha fatto sapere che la trattativa con le tre grandi case automobilistiche di Detroit (Ford, General Motors e Stellantis), non sta andando bene, se non si dovesse arrivare a un accordo, scatterebbe lo sciopero in una serie di stabilimenti delle tre case.

Diversi quotidiani riferiscono che i vertici di Stellantis hanno riaperto il dossier dello scorporo di Comau, società specializzata nell’automazione industriale e nella robotica. Gli analisti valutano queste attività circa 800 milioni di euro.

Iveco ha nominato la nuova direttrice finanziaria, è Anna Tanganelli, in arrivo da Iren.

Exor ha annunciato ieri sera il lancio di un buy back da un miliardo di euro da completare nel giro di dodici mesi. La finanziaria lancerà un’offerta fino a un massimo di 750 milioni di euro, il prezzo incorporerà un premio del 10%.

Tim. La deadline per la presentazione delle offerte per la società della rete potrebbe essere essere spostata in avanti, ad ora è il 30 settembre. 

Iren prevede di riorganizzare le attività nell’acqua, con F2i che valuta l’uscita da Iren Acqua, secondo tre fonti a conoscenza del dossier sentite da Reuters.

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