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Bonus acqua potabile 2021: guida in 5 punti alle detrazioni

Ecco quello che c’è da sapere sul nuovo credito di imposta introdotto con la legge di bilancio 2021: aliquota, limite di spesa, periodo di validità, modalità per fare la richiesta

Bonus acqua potabile 2021: guida in 5 punti alle detrazioni

Bonus acqua potabile: l’Agenzia delle Entrate ha pubblicato le istruzioni per usufruire della nuova agevolazione introdotta dalla legge di bilancio 2021.

Vediamo in questa breve guida quello che c’è da sapere.

1) COS’È IL BONUS ACQUA POTABILE

Si tratta di un incentivo all’acquisto di sistemi per migliorare la qualità dell’acqua da bere in casa o in azienda. L’obiettivo è incentivare il consumo dell’acqua del rubinetto per ridurre il consumo di bottiglie di plastica.

2) ALIQUOTA, LIMITE DI SPESA, PERIODO DI VALIDITÀ

Il bonus acqua potabile è un credito d’imposta del 50% per gli acquisti effettuati fra il primo gennaio 2021 e il 31 dicembre 2022.

Sono previsti due limiti di spesa:

  • 1.000 euro per ciascun immobile per le persone fisiche;
  • 5.000 euro per ogni immobile adibito all’attività commerciale o istituzionale, per gli esercenti attività d’impresa, arti e professioni e gli enti non commerciali.  

Il bonus potrà essere utilizzato in compensazione tramite F24, oppure, per le persone fisiche non esercenti attività d’impresa o lavoro autonomo, anche nella dichiarazione dei redditi riferita all’anno della spesa e in quelle degli anni successivi fino al completo utilizzo del bonus.

3) LE SPESE COPERTE DAL BONUS ACQUA POTABILE

Nel dettaglio, l’agevolazione copre “l’acquisto e l’installazione di sistemi di filtraggio, mineralizzazione, raffreddamento e/o addizione di anidride carbonica alimentare – scrive l’Agenzia delle Entrate – finalizzati al miglioramento qualitativo delle acque per il consumo umano erogate da acquedotti”.

4) LA PLATEA DEI BENEFICIARI

I contribuenti che possono richiedere il bonus acqua potabile sono le persone fisiche, i soggetti esercenti attività d’impresa, arti e professioni e gli enti non commerciali, compresi gli enti del Terzo settore e gli enti religiosi civilmente riconosciuti.

5) COME FARE DOMANDA

L’importo delle spese sostenute deve essere documentato da una fattura elettronica o un documento commerciale in cui sia riportato il codice fiscale del soggetto che richiede il bonus acqua potabile.

Per i privati e in generale i soggetti diversi da quelli esercenti attività d’impresa in regime di contabilità ordinaria, il pagamento va effettuato con versamento bancario o postale o con altri sistemi di pagamento diversi dai contanti.

Per le spese sostenute prima del 16 giugno (data di pubblicazione del provvedimento delle Entrate) sono fatti salvi i pagamenti in qualunque modo avvenuti ed è possibile integrare la fattura o il documento commerciale annotandoci sopra il codice fiscale di chi richiede il bonus.

L’ammontare delle spese portate in detrazione va comunicato all’Agenzia delle Entrate tra il primo e il 28 febbraio dell’anno successivo a quello in cui sono state sostenute le spese. Per farlo, bisogna inviare un modello via web (qui le istruzioni per la compilazione), attraverso l’area riservata del contribuente o i canali telematici dell’Agenzia delle Entrate.

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