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Bonifici dall’estero: tassa automatica del 20%

Dal primo febbraio di quest’anno le banche sono obbligate a effettuare una ritenuta del 20% su tutti i bonifici in arrivo da altri Paesi alle persone fisiche – Sta poi al correntista dimostrare che non si tratta di compensi reddituali – Possibile fare un’autocertificazione, anche preventiva, e chiedere la restituzione della tassa.

Bonifici dall’estero: tassa automatica del 20%

Il nuovo corso è già cominciato. Dal primo febbraio, le banche sono obbligate a effettuare automaticamente una ritenuta del 20% sull’importo dei bonifici in arrivo da altri Paesi alle persone fisiche, degli enti non commerciali e delle società semplici equiparate. Toccherà poi al correntista dimostrare che le somme non sono compensi reddituali.

L’introduzione del nuovo sistema arriva con la modifica alle regole sul monitoraggio fiscale alla legge europea 97 del 2013. L’obiettivo è facilitare il lavoro dell’amministrazione finanziaria nell’intercettare capitali che sono illecitamente all’estero.
Per evitare la tassa bisogna autocertificare, anche in via preventiva, che i flussi non costituiscono redditi di capitale o da investimenti. Questo può essere fatto anche in seguito, chiedendo la restituzione della ritenuta applicata erroneamente entro il 28 febbraio dell’anno successivo a quello del prelievo.

Per tutte le ritenute applicate fino a giugno, è previsto il versamento in un’unica soluzione entro il 16 luglio.

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