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Bce-Padoan, botta e risposta sul debito

L’Eurotower scrive che il nostro Paese continua a presentare un “notevole scostamento dallo sforzo strutturale richiesto nell’ambito della regola del debito” – Il ministro replica: “L’applicazione meccanica della regola sarebbe controproducente: come detto anche dalla Commissione Ue, il debito si rispetta anche se si fanno le riforme in modo deciso”.

Bce-Padoan, botta e risposta sul debito

Botta e risposta a distanza sul debito pubblico italiano fra la Banca centrale europea e il ministro del Tesoro, Pier Carlo Padoan. Nel bollettino di marzo pubblicato questa mattina, l’Eurotower scrive che il nostro Paese e il Belgio continuano a presentare un “notevole scostamento dallo sforzo strutturale richiesto nell’ambito della regola del debito”, anche se la Ue ha deciso di non aprire una procedura per deficit eccessivo, senza tenere conto, “quale fattore aggravante, dell’insufficiente risanamento” nel 2014-2015.

Nel documento della Bce si legge inoltre che, “per quanto riguarda i paesi sottoposti al meccanismo preventivo, il miglioramento di 0,2 punti percentuali del saldo strutturale che è previsto per l’Italia nel 2015 rimane inferiore allo 0,4% del Pil che era stato raccomandato dall’Eurogruppo e riflette una riduzione degli oneri per interessi”.

A questi rilievi Padoan ha risposto indirettamente: “Il grado di fiducia e reputazione di ciascuno Stato membro è associato alla sua capacità di conformarsi alle regole – ha detto il ministro, intervenuto all’Università Luiss di Roma per il conferimento della laurea honoris causa al professor Jean Tirole –. Se però le regole si rivelano inadeguate ad affrontare circostanze eccezionali, come una recessione prolungata, il rispetto dell’efficienza ex ante può condurre a comportamenti controproducenti, fino ad un fallimento delle istituzioni”.

Secondo Padoan, inoltre, “l’applicazione meccanica della regola del debito condurrebbe a dinamiche controproducenti e la valutazione di politiche di bilancio basate su una misura imprecisa dell’output gap, analogamente, produrrebbe effetti contrari a quelli desiderati. Dunque, la costruzione di fiducia reciproca è essenziale per il rafforzamento delle istituzioni europee. Pertanto è essenziale che le regole assicurino coerenza reciproca tra l’efficienza ex ante, il rispetto delle regole, e l’efficienza ex post, il buon funzionamento dell’economia”.

In ogni caso, “come detto anche dalla Commissione Ue, il debito si rispetta anche se si fanno le riforme in modo deciso”, ha concluso Padoan.

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