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Basket, Serie A: Brindisi e Sassari continuano a stupire

La squadra di Bucchi riesce a battere anche Cantù 75-74, respingendo la rimonta finale dei brianzoli guidati da un grande Aradori (28 punti), e nel delirio dei suoi tifosi (che a fine gara cantavano “la capolista se ne va”) ottiene il sesto successo consecutivo che la porta a 14 punti.

Basket, Serie A: Brindisi e Sassari continuano a stupire

Se a maggio dovesse raggiungere i playoff sarebbe una sorpresa, ma per il momento l’Enel Brindisi è l’assoluta protagonista del nostro campionato. La squadra di Bucchi riesce a battere anche Cantù 75-74, respingendo la rimonta finale dei brianzoli guidati da un grande Aradori (28 punti), e nel delirio dei suoi tifosi (che a fine gara cantavano “la capolista se ne va”) ottiene il sesto successo consecutivo che la porta a 14 punti, sempre più in testa alla classifica. Per il gruppo del presidente Nando Marino, con un budget minimo ma da sei anni supportato dal main sponsor Enel, è un momento entusiasmante che sta portando a rinverdire vecchi record di una società dalla lunga storia cestistica, ma negli ultimi decenni finita nelle retrovie del panorama nazionale, fino al fallimento del 2001 e la nascita della New Basket Brindisi attuale, che, ripartita dalla quarta serie tra mille problemi, per la prima volta al termine della scorsa stagione ha centrato la salvezza nella massima serie, dopo che nel 2011 era retrocessa dopo un solo anno di A. Lo sanno anche in Puglia che le squadre favorite alla vittoria finale restano altre, ma intanto si godono questo primato, i giocatori in campo si divertono e, a meno di crolli nelle restanti 7 partite del girone d’andata, hanno quasi ipotecato la loro presenza alla prossima Coppa Italia. Intanto il prossimo esame sarà in casa della Virtus Bologna, vedremo tra sette giorni se l’Enel ci avrà stupito un’altra volta.

Al secondo posto solitario a 12 punti sale la Dinamo Sassari, capace di espugnare il campo di Venezia 87-95, grazie alla solita super prestazione offensiva, impreziosita da un pazzesco 18/31 da tre, un ultimo quarto da 37 punti e con i cugini Diener che insieme ne hanno fatti 48 (24 a testa). I sardi così ottengono il quarto successo di fila, in attacco sono una macchina quasi perfetta e incominciano a far paura per davvero alle altre pretendenti allo scudetto, mentre per Venezia, che resta a 6 punti, dopo due belle vittorie è arrivato il primo stop da quando sulla panchina siede Markovski.

Sassari può essere raggiunta solo da Siena, di scena stasera in uno dei due posticipi, poiché oltre Cantù, a 10 punti rimane anche Bologna, uscita sconfitta sabato dal derby emiliano in casa della Reggiana. La Grissin Bon, trascinata dalle giocate spettacolari di Bell e White, vince meritatamente 86-76, mantenendo inviolato il proprio campo (mentre finora in trasferta sono arrivate solo sconfitte) e salendo a 8 punti in classifica. Per la giovane Granarolo, invece, secondo ko consecutivo e un momento un po’ così dopo un inizio al di là delle aspettative, ma con la possibilità nel prossimo turno di riscattarsi sfidando sul proprio parquet la capolista Brindisi.

A quota 8 punti, oltre a Reggio Emilia e a Roma e Milano che saranno protagoniste dell’altro posticipo delle 20.30, ci sono Varese e Avellino, che hanno approfittato del favorevole turno casalingo, battendo rispettivamente Pesaro (91-77) e Cremona (77-72). Varese torna alla vittoria dopo sette ko (tra campionato ed Eurocup, dove è ultima nel suo girone), un successo reso facile anche grazie ai 24 punti all’esordio del cavallo di ritorno Adrian Banks, protagonista della passata stagione, ma finito in questi primi mesi a giocare nel campionato isaraeliano. Banks è stato richiamato dalla Cimberio anche per cautelarsi con il caso Coleman, la guardia 26enne ex Biella messa ufficialmente fuori rosa qualche giorno fa, dopo che ha continuato a sostenere di avere un problema alla caviglia, smentito però dagli esami strumentali. Banks doveva essere un’arma in più per sollevare Varese da questo inizio balbettante, ma alla fine andrà a prendere il posto dell’altro americano (che finora non aveva entusiasmato, mettendo a referto comunque 12 punti di media a partita). Per la Vuelle Pesaro, che presentava anche lei il suo ultimo rinforzo Ravern Johnson (8 punti), è arrivata l’ennesima sconfitta che la condanna da sola in fondo alla classifica.

Sale anche la Sidigas Avellino (con 29 punti di Richardson), da cui però ci si aspetta di più e che supera con qualche difficoltà di troppo la Vanoli Cremona, penultima con Pistoia a 4 punti. Infine bel colpo esterno di Caserta, che dopo cinque sconfitte torna al successo sul campo di Montegranaro, raggiungendo proprio i marchigiani a quota 6 in classifica, grazie ad un ultimo parziale di 24-9 per gli ospiti, che ha portato al 77-94 finale.

La giornata si completa stasera, con i due posticipi in programma ed in contemporanea tra Roma-Milano e Siena-Pistoia, ovvero la sempre sentita sfida tra le due metropoli (e per capire anche il reale livello delle due squadre) e il primo derby toscano della storia tra la Mens Sana e la nuova società biancorossa (l’ultimo scontro fu 14 anni fa, il 14 febbraio 1999, quando Siena sconfisse 72-57 l’allora Olimpia Pistoia, che al termine di quella stagione retrocesse, cedendo il titolo sportivo a Fabriano). Oggi la società si chiama Pistoia Basket 2000, nel frattempo Siena ha vinto tutto quello che in Italia c’era da vincere, ma se fino alla passata stagione questo poteva essere presentato come il derby tra Davide contro Golia, quest’anno i campioni in carica, pur rimanendo nettamente favoriti, sono una formazione “umana”, percui potremmo anche vedere un incontro più emozionante e combattuto del previsto.   

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