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Banche, allarme sindacati: “Troppi tagli, stop alla cessione di Utp”

Secondo uno studio First Cisl, la corsa a liberarsi delle inadempienze probabili danneggia imprese e famiglie. Colombani: “Gli UTP vanno gestiti in house”. Occupazione e sportelli in calo.

Banche, allarme sindacati: “Troppi tagli, stop alla cessione di Utp”

“I dati delle semestrali delle prime cinque banche italiane ((Intesa Sanpaolo, Unicredit, Banco Bpm, Mps e Ubi) dimostrano che la corsa a liberarsi degli Utp (inadempienze probabili) è un’avventura senza ritorno”. Lo dichiara il segretario generale di First Cisl Riccardo Colombani illustrando i risultati di uno studio condotto sui bilanci dei maggiori istituti di credito italiani. 

La rete distributiva delle banche prese in esame è al collasso: in un anno, dal 30 giugno 2018 al 30 giugno 2019, si sono persi 9.849 posti di lavoro ( – 3,8%) e 1306 sportelli (- 3,8%). Il forte aumento del prodotto bancario per dipendente (426.000 euro, +3,2%) attesta l’elevatissima produttività del lavoro ma evidenzia anche che siamo prossimi al punto di non ritorno: le big di settore rischiano di perdere il radicamento territoriale. Un danno gravissimo per il Paese, che in questo modo si vede privare dell’assistenza alle famiglie ed alle piccole e medie imprese che costituiscono il propulsore della sua economia.  

L’eclatante incremento del risultato netto aggregato (ben 1,16 miliardi di euro, +22,4%) è dovuto a operazioni societarie straordinarie che hanno determinato cospicue plusvalenze ma hanno eliminato fonti di ricavo ricorrenti. Con il bassissimo livello dei tassi di interesse e l’altissimo flusso di commissioni sui servizi è indispensabile garantire l’equilibrio reddituale attraverso una proficua gestione del portafoglio crediti. E’ assurdo, pertanto, perdere soldi con folli cessioni di UTP (inadempienze probabili). Ha ragione Castagna, a.d. di Banco Bpm, quando sostiene che “la migliore strategia è quella di trattarli internamente, a livello organico”.  

“Se finalmente si invertirà la strategia della banche – sostiene Colombani – potremo registrare un diffuso rientro in bonis delle inadempienze probabili a livello sistemico, con riflessi positivi immediati ed ingenti sui  conti economici. Al contempo verrà salvaguardato il tessuto produttivo del nostro Paese: insomma una situazione win-win di importanza eccezionale”. D’altra parte, aggiunge il leader dei bancari della Cisl, “il miglioramento del Npl ratio (netto)  – dal 5,3% del giugno 2018 al 4,2% del giugno 2019 – e la bassissima incidenza dei nuovi flussi di crediti deteriorati al 30 giugno 2019 (tasso di deterioramento: Banco Bpm 0,9%, Intesa Sanpaolo 1%, Ubi 1%, Unicredit 1,2%, Mps 1,3%), peraltro in netto miglioramento rispetto a quelli relativi allo stessa data dell’anno precedente, evidenziano prospettive economiche in crescita per le banche. A maggior ragione – conclude Colombani – si deve interrompere la frenesia della cessione ad ogni costo degli Utp”. 

Big 5 (Intesa Sanpaolo, UniCredit, Banco Bpm, Mps e Ubi) 

Confronto dati aggregati I semestre 2019 – I semestre 2018 

Riclassificazioni Ufficio Studi First Cisl 

dati in milioni di euro 1 sem 19 1 sem 18 var var% 
INTERESSI NETTI 11.368 11.806 -438 -3,7% 
COMMISSIONI NETTE 9.405 9.849 -444 -4,5% 
MARGINE PRIMARIO 20.773 21.655 -882 -4,1% 
ALTRI RICAVI 3.037 3.294 -257 -7,8% 
PROVENTI OPERATIVI  23.810 24.950 -1.140 -4,6% 
COSTI OPERATIVI -13.095 -13.579 484 -3,6% 
di cui COSTO DEL PERSONALE -8.170 -8.447 277 -3,3% 
RISULTATO DI GESTIONE 10.715 11.371 -656 -5,8% 
RETTIFICHE NETTE CREDITI -3.093 -3.378 285 -8,4% 
RISULTATO NETTO DI GESTIONE 7.622 7.994 -372 -4,7% 
RISULTATO NETTO  6.324 5.165 1.159 22,4% 
     
MARG. PRIMARIO/PROV. OPERATIVI 87,2% 86,8%   
COMM.NI NETTE/MARG. PRIMARIO 45,3% 45,5%   
COST/INCOME 55,0% 54,4%   
COSTI PERSONALE/PROV. OPER. 34,3% 33,9%   
MARG. PRIMARIO/COSTI PERSONALE 254,3% 256,4%   
COMM.NI NETTE/COSTI PERSONALE 115,1% 116,6%   
RETTIF. NETTE CREDITI/PROV.OPER. 13,0% 13,5%   
PERSONALE 249.500 259.349 -9.849 -3,8% 
SPORTELLI 14.396 15.702 -1.306 -8,3% 
     
dati in euro     
COMMISSIONI NETTE X DIPENDENTE 37.695  37.974  -279  -0,7% 
MARGINE PRIMARIO X DIPENDENTE 83.259  83.496  -237  -0,3% 
COMMISSIONI NETTE X FILIALE 653.306  627.213  26.093  4,2% 
MARGINE PRIMARIO X FILIALE 1.442.970  1.379.092  63.878  4,6% 
     
dati in milioni di euro giu-19 giu-18 var var% 
crediti vs clientela 1.142.209 1.143.730 -1.521  -0,1% 
raccolta diretta 1.130.450 1.125.354 5.096  0,5% 
raccolta indiretta 1.168.023 1.197.022 -29.002  -2,4% 
prodotto bancario 3.440.681 3.466.106 -25.427  -0,7% 
crediti deteriorati netti 48.225 60.328 -12.103  -20,1% 
prodotto bancario /dipendenti 13,790 13,365 0,426  3,2% 
NPL ratio (netto) 4,2% 5,3%   
     

Tassi di deterioramento credito ( flusso annualizzato nuovi crediti deteriorati rapportato ai crediti non deteriorati) 

  giu-19 giu-18 
UNICREDIT (1) 1,2% 1,4% 
INTESA (2) 1,0% 1,3% 
BANCO BPM (3) 0,9% 1,0% 
MPS (1) 1,3% 1,6% 
UBI (1) 1,0% 1,7% 

Note sulle modalità di elaborazione e stima 

I dati utilizzati, relativi al primo semestre 2019 in confronto al primo semestre 2018, fanno riferimento a quanto pubblicato nei comunicati stampa e dalle schede per le  presentazioni dei risultati semestrali disponibili sui siti internet di questi gruppi bancari. 

  • Il margine primario da noi evidenziato nelle tabelle comprende margine di interesse e commissioni nette, cioè l’insieme dei diversi ricavi connessi con l’erogazione di servizi alla clientela e quindi si tratta di processi dove massimo è il coinvolgimento del personale. 
  • Altri ricavi: include le altre voci di ricavo ricomprese tra i proventi operativi secondo gli schemi riclassificati di conto economico pubblicati. Per il primo semestre 2018 di Banco BPM abbiamo scorporato 113,6 Mln quali proventi non ricorrenti derivanti dalla cessione ad Anima SGR dei mandati di gestione in delega degli attivi assicurativi. 
  • Cost/Income: costi operativi / proventi operativi. Per rendere omogenei i dati dei costi operativi si sono operate le seguenti rettifiche:- UBI sono stati scorporati dai costi operativi gli oneri sistemici (contributi SRF) comunque esplicitati nel comunicato stampa (pag.4 altre spese amministrative).- MPS sono stati aggiunti ai costi operativi gli oneri per Canone DTA appostati in specifica voce del conto economico riclassificato.  
  • Risultato di gestione = Proventi  operativi –  Oneri operativi 
  • Risultato di gestione netto = Risultato di gestione al netto rettifiche di valore nette su crediti 
  • Prodotto bancario: somma dei volumi di Crediti netti vs clientela, Raccolta Diretta e Raccolta Indiretta. Per Unicredit la Raccolta Indiretta si assume come somma dei valori di “raccolta gestita – AuM” e “raccolta amministrata – AuC” riportati a pag. 9 del comunicato stampa  del 7 Agosto. Sempre con riferimento a Unicredit per la raccolta indiretta a giugno 2018 abbiamo dovuto far riferimento a quanto pubblicato nel comunicato stampa del 7 Agosto 2018 che però comprendeva anche i volumi relativi alla controllata Fineco che non fa più parte del gruppo Unicredit per la semestrale 2019 (pag.23 Comunicato stampa 7/8/2019). Per stimare la quota di raccolta indiretta relativa a questa società da scorporare dai dati complessivi di gruppo si è operato con la stesso rapporto che stava tra i depositi di Fineco, rilevabile nella relazione finanziaria semestrale consolidata al 30/6/2018, e i depositi complessivi del gruppo Unicredit . 
  • Dipendenti: si è fatto riferimento al dato puntuale al 30/6; per UniCredit che pubblica un dato full time equivalent si è ricavato il dato puntuale sulla base del rapporto di corrispondenza tra numero di dipendenti dato puntuale al 31/12  e numero unità FTE al 31/12 ricavati dai bilanci consolidati 2018 e 2017 (rispettivamente per la semestrale giugno 2019 e la semestrale giugno2018) .  
  • Npl ratio netto: i dati sono calcolati come rapporto tra crediti deteriorati netti e crediti netti vs. clientela 
  • Tasso di deterioramento annualizzato – Default rate: per Unicredit, MPS e UBI abbiamo riportato i dati pubblicati nelle schede delle presentazioni. Per Intesa il dato è calcolato come rapporto tra flusso lordo dei passaggi da crediti vivi a deteriorati e al denominatore la differenza tra crediti vs clientela e crediti deteriorati netti. Per Banco BPM il dato disponibile sulla presentazione è riferito al flusso netto di passaggio da crediti vivi a crediti deteriorati (si interpreta al netto dei ritorni a crediti vivi da deteriorati). La specifica tabella ha quindi valore indicativo della tendenza in atto stante la non omogeneità dei dati riferiti ai diversi gruppi. 

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