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Aste Bond, Spagna batte Italia: su i rendimenti dei Bot, giù i Bonos

Madrid ha collocato sul mercato 5,83 miliardi di euro di titoli di Stato a sei mesi e ad un anno, contro un obiettivo massimo di 5,5 miliardi, e con tassi in discesa – Pesa l’incertezza politica sull’Italia: il Tesoro, dopo il downgrade di Fitch, colloca Bot con tassi in risalita – A Piazza Affari volano Saipem e Mediaset – Contrastate le banche.

Aste Bond, Spagna batte Italia: su i rendimenti dei Bot, giù i Bonos

La Spagna fa ancora una volta il pieno in un’asta, collocando sul mercato 5,83 miliardi di euro di titoli di Stato a sei mesi e ad un anno, contro un obiettivo massimo di 5,5 miliardi, e con tassi in discesa. Sulla scadenza semestrale il rendimento è calato allo 0,794% dallo 0,859% di febbraio mentre su quella annuale è sceso all’1,363% dal precedente 1,548%. La domanda per i titoli a sei mesi è stata di 3,22 volte l’importo offerto, mentre per quelli ad un anno di 1,85 volte.

Poco dopo  è  toccato alle all’asta dei Bot, il primo test dopo il downgrade di Fitch. Il Tesoro ha venduto tutti i 7,75 miliardi di euro di Bot a un anno, ma è stato costretto a offrire rendimenti più alti rispetto all’asta precedente. Il tasso di collocamento è salito all’1,280% dall’1,094% di febbraio. La domanda è stata pari a 1,5 volte l’importo offerto, in rialzo da 1,38 dell’analoga asta di febbraio. In sostanza, il vantaggio italiano sulla Spagna è ridotto a 9 bp:  di fronte all’incertezza politica di casa nostra, gli operatori preferiscono dirottare gli acquisti sulla Spagna. 

La Borsa di Milano è in rialzo con l’indice Ftse Mib, che sale dello 0,32%, a quota 16.142 in linea con Madrid, +0,34%. Il resto dell’Europa procede incerto: Parigi -0,22%, Francoforte -0,18% . In calo impercettibile Londra –  0,02%.

L’euro è in leggera contrazione contro dollaro a 1,30. Il Brent è debole a 109,3 dollari il barile, terzo giorno di ribasso. 

Fra le blue chip italiane il titolo migliore è  Saipem, che sale del 6%. La controllante Eni  avanza dell’1,3%. Fiat – 1,1% dopo i rialzi dei giorni scorsi. Il Lingotto ha annunciato l’intenzione di procedere a un’emissione obbligazionaria. Pirelli cede lo 0,95% dopo conti e target che non sono piaciuti a Citi e Goldman Sachs. Fra le utility, arretra Enel Green Power, -0,1%, dopo i risultati del 2012 diffusi stamattina. Enel -0,2%. 

Atlantia rimbalza dello 0,4% dopo il -3,5% di ieri, Gemina +0,9%. In grande evidenza  Mediaset, + 5,5%. Contrastate le banche: Unicredit -0,4%, Mediobanca +1,1%, Intesa  +0,2%. Nel lusso arretrano Tod’s, -1,2%, e Ferragamo, -2% dopo aver segnato ieri nuovi massimi storici. Su entrambi i titoli è intervenuta SocGen con un sell. Cucinelli -2%. 

Il presunto interesse di Ubs per Banca Intermobiliare (+9,55%) ha rivitalizzato un titolo che ieri aveva toccato i minimi dallo scorso settembre ed era stato escluso dal rimbalzo generalizzato messo a segno a fine anno da Piazza Affari. Sulle quotazioni delle ultime sedute aveva pesato anche il rinvio dell’approvazione del bilancio al 26 marzo per apportare, su richiesta di Bankitalia, i dovuti accantonamenti in relazione a crediti deteriorati e per svalutare alcuni immobili di proprietà.

Annunciando il rinvio dei conti e gli “impatti negativi” dovuti ai rilievi di Bankitalia, Bim ha anche promesso l’adozione di “provvedimenti” che “consentiranno di rifocalizzare la mission dell’istituto sul core business per garantirne la futura redditività in un contesto di perdurante stabilità patrimoniale”. La Banca è entrata nell’orbita di Veneto Banca dopo un’Opa a 4,25 euro per azione lanciata nel 2010.

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