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Asta Btp con tassi in rialzo ma la Borsa perde colpi

Salgono i rendimenti dei Btp nell’asta del Tesoro mentre il governatore Visco suona l’allarme sui mercati: la politica protezionista di Trump e “il conseguente apprezzamento del dollaro e l’aumento dei tassi a medio-lungo termine potrebbero accentuarsi e riverberare i loro effetti sui mercati internazionali” – Borsa piatta, ma banche, auto e lusso tengono

Perde colpi Piazza Affari, unica Borsa europea in terreno negativo assieme a Madrid (-0,28%). A metà giornata l’indice Ftse Mib arretra dello 0,25%, attorno a quota 19,600. Poco mosse ma positive Parigi (+0,06%) e Francoforte (+0,11%). Sale anche Londra (+0,12%).

La produzione industriale italiana è ai minimi da 5 anni. A gennaio l’indice destagionalizzato è diminuito, rispetto a dicembre 2016, del 2,3%. Gli investitori aspettano mercoledì la decisione della Fed sui tassi, con tutti gli economisti che danno per scontato un aumento del costo del denaro in Usa, il primo dei tre previsti dalla Banca centrale per il 2017. 

Dopo una fiammata fino a 1,0714, il cross euro/dollaro è tornato sui livelli di venerdì sera, a 1,067. 

Le politiche di Donald Trump negli Stati Uniti possono incidere negativamente sul commercio globale e rendere meno graduale l’innalzamento dei tassi da parte della Federal Reserve, ha detto il governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco: “Il conseguente apprezzamento del dollaro e l’aumento dei tassi d’interesse a medio-lungo termine, che finora sono stati contenuti – ha aggiunto – potrebbero accentuarsi e riverberare i loro effetti sui mercati internazionali”.

All’asta dei titoli a medio-lungo termine il Tesoro ha assegnato tutti i 6,25 miliardi di euro di Btp a 3 e 7 anni con tassi in rialzo. Il rendimento medio del titolo triennale è salito allo 0,37% dallo 0,25% dell’asta di febbraio, mentre quello del sette anni all’1,90% dall’1,59% del mese scorso. La domanda è risultata in calo a 1,39 volte l’importo offerto per il Btp a tre anni (da 1,48) e a 1,26 volte (da 1,34) per il titolo a sette anni.

Via XX Settembre ha anche collocato complessivamente 2,751 miliardi di euro di titoli a 15 e 30 anni. Il rendimento sul titolo a 15 anni è cresciuto al 2,87% dall’1,77%, mentre quello del 30 anni è rimasto stabile al 3,42%.

Il Brent stamattina scende dello 0,2% a 51,2 dollari al barile, Wti a 48,3 dollari (-0,3%). Eni -0,4%, Saipem +1,5%, Tenaris +1%.

A Piazza Affari in cauta ascesa il comparto finanziario. Sale Unicredit (+0,6%) in attesa del Cda sulla trimestrale +0,6%: Jefferies definisce la banca milanese “attractive” rispetto alle altre banche europee: conferma il giudizio Buy, target price a 17,2 euro. 

Banco Bpm +1,4%, Mediobanca -1%, Bper Banca -0,9%, Intesa +0,6%, Generali +0,5%. Arretra nel gestito Azimut (-1,5%), che ha siglato un accordo per rilevare l’80% di New Horizon Capital Management Ltd, una boutique di asset management basata presso il Dubai International Financial Center.

Tra gli industriali, Ferrari +1,2%: Jefferies ha avviato la copertura con raccomandazione Buy e target price 74 dollari. Leonardo +0,2%, StM +0,5% e Fiat Chrysler +0,1%.

Nel lusso, Moncler (+0,3%) fa segnare in avvio il nuovo massimo storico.

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