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Addio Cina, Nissan scappa in Thailandia

La crisi politica sino-giapponese porterà Nissan ad emigrare in Thailandia, dove raddoppierà la propria produzione grazie alla costruzione di un nuovo impianto vicino a Bangkok per un costo di 30 miliardi di yen (376 milioni di dollari).

Addio Cina, Nissan scappa in Thailandia

La crisi politica sino-giapponese porterà Nissan ad emigrare in Thailandia. Secondo voci non confermate ufficialmente, la casa automobilistica nipponica raddoppierà la propria produzione nel Paese del Sud-est asiatico grazie alla costruzione di un nuovo impianto vicino a Bangkok per un costo di 30 miliardi di yen (376 milioni di dollari). La nuova fabbrica nella provincia di Samut Prakan verrà costruita vicino a un esistente impianto della Nissan, uscito miracolosamente indenne dalle inondazioni che hanno colpito il Paese l’anno scorso. La nuova fabbrica, che dovrebbe aprire i battenti nel 2014, produrrà 100mila veicoli all’anno con piani di arrivare a quota 200mila. Nissan, che attualmente produce 200mila autovetture nel Paese, vedrà cosí raddoppiare il proprio output in Thailandia e aumentare la propria quota di mercato al 15% entro il 2016.

Un portavoce di Nissan a Bangkok ha rifiutato di commentare le indiscrezioni, dicendo soltanto che il gruppo ‘presto farà un annuncio riguardo il suo business thailandese”. La mossa arriva in un momento in cui le case automobilistiche giapponesi stanno tagliando la produzione in Cina a causa di un crollo delle vendite dovuto alle tensioni tra Pechino e Tokio sul controllo di un gruppo di isole nel Mar della Cina.

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