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A Sermoneta un festival dedicato al tempo

A Sermoneta a luglio il primo evento in Italia all’insegna della sostenibilità e del buon vivere. In tre sezioni tutto ciò che scandisce l’esistenza umana.

A Sermoneta un festival dedicato al tempo

C’è un modo per dimenticare il tempo: impiegarlo”, ha scritto Baudelaire. E a Sermoneta, vicino Latina , non vogliono dimenticare proprio nulla. Quindi si sono presi cinque mesi di tempo – appunto – per preparare un festival interamente dedicato al tempo. Ai ritmi di una  vita sostenibile, non nevrotica, poco stressata, compatibile con i principi universali per un mondo migliore. È il primo appuntamento del genere in Italia, per cui c’e curiosità. Un evento all’insegna del buon vivere, dell’arte, della sostenibilità ambientale e territoriale, dal 6 al 12 luglio prossimi. L’organizzazione é dell’Associazone  ONLUS Centro d’Arte e Cultura di Sermoneta insieme alla start up Deal Art Platform. I territori l limitrofi sono coinvolti, per rivivere una storia  che parte dal 1200 , alimentata da movimenti, transiti, personaggi , opere d’arte. 

Il tempo non ha punito la memoria di questi luoghi, diventata oggi eccellenze economiche e culturali. A luglio il tempo assumerà la percezione anche del passato e del futuro. Perché lo devi anchesaper battere il tempo ,come si fa in musica. Tanto meglio se èarmonico, in pace con la natura ,la bellezza e la tranquillità.Saranno giorni di installazioni artisticheparole, immagini,spettacoli . In epoca di smartphone senza tregua, di ansie da comunicazione e sfide al successo, il festival vuole attirare tutti. Un happening collettivo e liberatorio che travalica gli aspetti scientifici sul tempo cronologico. Proprio per questo il programma vuole richiamare studenti di ogni ordine e grado , studiosi,rappresentanti  delle aziende, semplici cittadini. Riusciranno a stare tutti insieme dando sfogo alla creatività ? Cinque mesi prima  i promotori spargono fiducia. Tutti vivono “ il tempo e lo spazio come memoria e come futuro, parte del passatoma lavorano alla costruzione di un mondo attuale etico e sostenibile. In un simile ambizioso appuntamento si potevano trascurare gli obiettivi su una diversa qualità della vita ? Il Festival del Tempo aderisce , allora, all’Agenda 2030 e ai 17 obiettivi ONScavando ,scavando hanno prescelto  lavoro dignitoso e crescita economica, innovazione ,città e comunità sostenibili. Cose che in provincia di Latina, almeno , possono funzionare . Una sfida culturale, senza dubbio, che ambisce a far riscoprire un valore essenziale dell’esistenza umana. 

La direzione artistica di Roberta Melasecca e il patrocinio del Comune di Sermoneta hanno pensato a tre Sezioni : La Parola – word and world; L’Immagine e il Corpo – jump in time; Il Movimento – over the future.

“Ogni storia personale e collettiva è plasmata da segnali e scie che si dipanano in un presente in continuo divenire “ dice Melasecca. Ha ragione. Il tempo come velo su desideri, ombre, immagini di realtà talvolta anche brutte. Non lo puoi fermare , il tempo. Se lo impieghiamo come si deve, con la cultura , la parola, la tolleranza, il rispetto per ciò che ci circonda , alla fine avremo dato ragione a Baudelaire. E non solo. 

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