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A Piazza Affari (+0,2%) volano i big del lusso, Fca e Telecom Italia ma realizzi sulle Popolari

A Piazza Affari (+0,2%) realizzi sulle banche popolari dopo il rally dei giorni scorsi ma prendono il volo i big del lusso (+6,9% per Tod’s e + 5% per Ferragamo) e anche Fca e Telecom Italia – Bond per Terna – Brillano le Borse di Francoforte e di Parigi – Euro ai minimi – Lo spread Btp-Bund scende a quota 120 pb – Occhio al voto in Grecia.

A Piazza Affari (+0,2%) volano i big del lusso, Fca e Telecom Italia ma realizzi sulle Popolari

Rallenta la corsa Piazza Affari al termine di una settimana eccezionale. L’indice Ftse Mib, pur condizionato dalla retromarcia delle Popolari, chiude comunque per la settima volta di fila in terreno positivo (+0,24%). Per Crédit Suisse l’Italia sarà l’unico Paese della periferia avvantaggiato dal Qe. 

Più brillanti gli altri listini del Vecchio Continente: Parigi +1,9%, Francoforte +2,05%, Madrid +0,67%. Londra avanza dello 0,53%. A spingere i listini è stato ancora l’effetto delle decisioni della Bce, che ha provocato per buona parte della giornata un nuovo calo dell’euro, sceso sotto quota 1,11, prima di recuperare nel finale sull’onda di prese di beneficio.

Il tasso del Btp a 10 anni tocca un nuovo minimo scivolando sotto la soglia dell’1,5%, a 1,48%, mentre lo spread si stabilizza attorno a quota 115. 

La Borsa americana scende dopo quattro rialzi consecutivi. Il Dow Jones arretra dello 0,4%, S&P500 -0,4%, Nasdaq -0,2%.

Brilla a Milano (e a Wall Street) la stella di Fca (+4,26%). Contribuisce alla performance l’eccellente andamento del comparto a quattro ruote europeo, uno dei grandi beneficiati dal QE. Salgono anche Pirelli (+1,12%, il fondo Harbor è salito oltre il 5% nella società della Bicocca) e Brembo (+2,86%).

Il gruppo automobilistico diffonderà i risultati del quarto trimestre e dell’intero 2014 il prossimo 28 gennaio. Secondo un sondaggio fra gli analisti, i conti dovrebbero essere in linea con i target del piano industriale. Le stime elaborate da Thomson Reuters Eikon indicano per il 2014 ricavi a 94,5 miliardi di euro, Ebit a 3,3 miliardi, utile netto a 537,5 milioni, debito netto a 10,7 miliardi.

In grande evidenza anche Telecom Italia (+4,57%). A favorire gli acquisti hanno contribuito l’esito dell’assemblea di Portugal Telecom che spiana la strada ad un possibile accordo tra Tim Brazil e Oì in Brasile, ma anche il deal inglese di Li Ka Shing: il tycoon cinese, che controlla in Italia la 3, ha acquistato da Telefonica O2 a conferma del rinnovato interesse del mercato per le tlc. 

Frena invece la corsa delle Popolari dopo la levata di scudi della lobby di categoria. Assopopolari ha infatti risposto con un secco no al decreto Renzi e si appresta ad una aspra battaglia legale. Frena Bper (-2,72%), vanno peggio Bpm (-2,21%) e Banco Popolare (-4,74%). Ubi banca -3,47%.

L’effetto cambio favorisce anche Tod’s che chiude in rialzo del 6,67% e si porta sui massimi dallo scorso settembre a 86,50 euro.

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