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730 precompilato 2020: scadenze rinviate, rimborsi in ritardo

I moduli dovevano essere già accessibili, ma saranno messi a disposizione solo dal 5 maggio – Lo slittamento delle scadenze rischia di far slittare i rimborsi Irpef all’autunno

730 precompilato 2020: scadenze rinviate, rimborsi in ritardo

Il 730 precompilato 2020 doveva essere accessibile dal 15 aprile, ma chi ha provato a scaricarlo dal sito dell’Agenzia delle Entrate ha avuto una brutta sorpresa. Tra le varie scadenze fiscali rinviate dal governo con il decreto Cura Italia, infatti, rientra anche la data a partire dalla quale 30 milioni di contribuenti italiani potranno visionare il proprio 730 precompilato 2020: la nuova casella da cerchiare sul calendario è quella del 5 maggio.

Purtroppo – a differenza di quanto accade con gli altri adempimenti – quando si parla di dichiarazione dei redditi gli slittamenti possono danneggiare i contribuenti, perché espongono al rischio di ricevere in ritardo il rimborso dei crediti fiscali, un’entrata in più su cui in molti fanno affidamento, a maggior ragione quest’anno, in piena emergenza coronavirus.

È vero che, in teoria, non si tratta di un esito scontato. Secondo l’Agenzia delle Entrate, i rimborsi Irpef arriveranno in busta paga con la solita tempistica (giugno o luglio) a tutti i contribuenti che invieranno il modulo entro maggio.

Il problema è che il governo ha deciso anche di far slittare la scadenza per la presentazione del 730 precompilato 2020 (ma anche di quello ordinario) dal 23 luglio al 30 settembre, allineando il calendario a quello del modello redditi.

Questo significa che chi si affiderà per la presentazione del 730 al sostituto d’imposta o a un intermediario (Caf, commercialista, consulente del lavoro) potrebbe vedersi inviare la dichiarazione a settembre, con conseguente slittamento dei rimborsi a ottobre o a novembre.

Per essere sicuri di chiudere la pratica entro maggio e incassare i rimborsi in estate, quindi, è necessario inviare da soli il 730 precompilato 2020 al Fisco.

D’altra parte, anche chi sceglierà questa strada potrebbe avere delle difficoltà. Il motivo? Semplice: con il decreto Liquidità il governo ha spostato dal 31 marzo al 30 aprile il termine per l’invio dei dati della Certificazione Unica. Ora, con le consegne delle CU così ravvicinate, è davvero credibile che 30 milioni di dichiarazioni precompilate saranno accessibili già dal 5 maggio? Non resta che aspettare.

4 thoughts on “730 precompilato 2020: scadenze rinviate, rimborsi in ritardo

  1. com’è possibile che avendo presentato la dichiarazione dei redditi al 12/06 ed inviata il 28/06, non mi sia stato rimborsato il credito ne a giugno ne a luglio?

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  2. La disponibilità del precompilato da aprile è sempre stata ANCHE per i contribuenti che fanno da soli. Io sono un privato cittadino, e non un CAF, e negli anni passati ho sempre scaricato il precompilato a metà aprile, per inviarlo poi a maggio.

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  3. Aggiungo che anche se la scadenza di presentazione è slittata a settembre, non è vietato presentare il 730 nei mesi prima anche tramite CAF.
    Non tutti i contribuenti sono a credito, c’è anche chi è a debito, e questi saranno agevolati nel dover versare il dovuto nei mesi più avanti rispetto agli anni rpecedenti.

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  4. Di nuovo non c’è nulla, già annunciato da tempo che la scadenza era rimandata a settembre, come sarebbe stato dal prossimo anno, hanno solo anticipato al 2020.
    La disponibilità del precompilato ad aprile è a uso dei CAF, come è stato sempre. Dal 5 maggio è disponibile per i contribuenti che vogliono fare da soli, come è stato sempre. Nessun ritardo o novità, siamo nella norma

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