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Coronavirus: tutti i numeri del decreto “Cura Italia”

25 miliardi a sostegno di Sanità, imprese e famiglie – Attivati flussi per 350 miliardi di euro – Conte: “Manovra poderosa” – Gualtieri: “3,5 miliardi alla sanità, 10 miliardi a imprese e lavoratori” – Nel decreto una norma che nazionalizza Alitalia

Coronavirus: tutti i numeri del decreto “Cura Italia”

25 miliardi per sostenere sanità, imprese e famiglie. Il Governo ha approvato il decreto “cura Italia” che mette in campo risorse volte a tenere a galla l’economia del Paese, piegata dall’emergenza coronavirus.

“Siamo stati i primi a mettere in campo 25 miliardi di euro di denaro fresco a beneficio di sistema economico italiano e attiviamo flussi per complessivi 350 miliardi. Questa è una manovra economica poderosa”, ha annunciato il Premier Giuseppe Conte, nella conferenza stampa successiva al consiglio dei ministri che ha approvato il decreto. 

“Il Governo è vicino alle imprese, ai commercianti, ai liberi professionisti. Alle famiglie, ai giovani, ai nonni che stanno facendo sacrifici per il bene comune. Nessuno deve sentirsi abbandonato”, ha affermato il presidente del Consiglio. “Queste misure sono la dimostrazione concreta della presenza dello Stato”.

“Possiamo parlare di modello italiano – ha continuato il premier – non solo per il contenimento del contagio sul piano sanitario, ma anche per quanto riguarda la politica economica per far fronte a questa grande emergenza. Questa è una manovra economica poderosa, non possiamo combattere un’alluvione con gli stracci e i secchi. Ma abbiamo costruito una vera e propria diga di contenimento e vogliamo che l’Europa ci segua”. 

Conte preannuncia dunque nuovi interventi: “Siamo consapevoli che questo decreto non basterà. Ma il governo oggi risponde ‘presente’ e lo farà anche domani. Dovremo poi ricostruire il tessuto economico e sociale che uscirà fortemente intaccato da questa emergenza e lo faremo con un piano di ingenti e rapidi investimenti. Possiamo essere orgogliosi di essere italiani, insieme ce la faremo”.

GUALTIERI: “UN DECRETO FONDATO SU 5 ASSI”

Come da tradizione, a chiarire i dettagli delle misure introdotte dal decreto è il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri. “Abbiamo deciso di utilizzare tutto il limite di indebitamento netto che ci è stato autorizzato dal Parlamento”. Il decreto, spiega il ministro, si articola in cinque assi:

  1. 3,5 miliardi di finanziamento aggiuntivo per il sistema sanitario, la protezione civile e tutti i soggetti pubblici impegnati nella lotta al coronavirus,
  2. oltre 10 miliardi per il sostegno all’occupazione e ai lavoratori per la difesa del lavoro e del reddito. “Abbiamo esteso gli ammortizzatori sociali a tutte le tipologie di lavoratori dipendenti e copriamo tutti i lavoratori autonomi e stagionali con un assegno di 600 euro per il mese di marzo. Estendiamo il congedo parentale e offriamo un voucher baby sitter per i genitori. Abbiamo un sostegno aggiuntivo al reddito per i lavoratori che andranno a lavorare nel loro posto di lavoro”, ha detto Gualtieri.
  3. Iniezione di liquidità per il sistema del credito che potrà mobilitare 350 miliardi di finanziamenti: tra le misure figurano la sospensione delle rate di mutui e prestiti con garanzie pubbliche. 
  4. Stabilita la sospensione degli obblighi di versamento di tributi e contributi fino a 2 milioni di euro e, oltre questo limite, per le categorie colpite direttamente dalla crisi. 
  5. Interventi sul dettaglio di alcuni settori economici.

Gualtieri ha poi confermato l’arrivo di nuovi interventi da finanziare con le risorse che l’Europa dovrebbe mettere a disposizione: “Siamo già al lavoro sul dl aprile“, ha detto prima di lasciare la conferenza stampa per correre alla videoconferenza con i leader dell’Eurogruppo. 

LE MISURE PER IL LAVORO

La ministra del Lavoro, Nunzia Catalfo, si è soffermato sulle misure previste per lavoratori e imprese. 1,3 miliardi di euro serviranno per finanziare il Fondo di integrazione salariale e 3,3 miliardi per la cassa integrazione in deroga che coprirà anche le imprese “con un solo dipendente”. 3 miliardi di euro saranno destinati ad autonomi e liberi professionisti “a tutela del periodo di inattività, ha spiegato la ministra. Per queste categorie, oltre alle misure elencate da Gualtieri, viene prevista la sospensione dei contributi previdenziali. 
E ancora. 1,6 miliardi serviranno per finanziare l’estensione del congedo parentale a 15 giorni per padri e madri lavoratori. In alternativa i genitori potranno usufruire di un voucher baby-sitter da 600 euro che salirà a mille per il personale sanitario. 500 milioni saranno destinati all’ampliamento dei permessi della legge 104: per i mesi di marzo e aprile si passerà da 3 a 12 giorni al mese. Annunciato infine il congelamento delle procedure di licenziamento attivate dal 23 febbraio in poi. Per il lavoratori del settore privato il periodo di quarantena verrà considerato astensione dal lavoro per malattia.

La ministra Catalfo ha confermato che nel decreto è stata inserita una norma che de facto nazionalizza Alitalia. L’articolo 76 del decreto prevede infatti “la costituzione di una nuova società interamente controllata dal Ministero dell’economia e delle Finanze ovvero controllata da una società a prevalente partecipazione pubblica anche indiretta”. Il Governo ha infine istituito un fondo da 600 milioni di euro per aiutare il settore aereo a fronteggiare l’emergenza coronavirus.

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