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Vodafone: intesa con i sindacati per rendere più sostenibile il costo del lavoro

Individuate soluzioni come la mobilità volontaria, isopensione e opzione donna, contratto di solidarietà e riqualificazione professionale

Vodafone: intesa con i sindacati per rendere più sostenibile il costo del lavoro

Vodafone Italia ha annunciato di aver raggiunto un accordo con le Organizzazioni Sindacali Nazionali del settore delle Telecomunicazioni e le Rsu per la gestione condivisa delle efficienze aziendali. L’intesa, raggiunta dopo un positivo confronto e nella fase di mediazione del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, prevede l’adozione di strumenti sostenibili per i dipendenti e per l’azienda. In sostanza, uscite soft per fronteggiare la crisi che attanaglia il settore delle Tlc, stretto fra alti investimenti e prezzi in continuo calo.

L’obiettivo di questo accordo – precisa una nota di Vodafone Italia – è implementare un piano di profonda trasformazione e modernizzazione del modello operativo aziendale al fine di rafforzare la relazione con i clienti e di continuare a investire e competere in modo sostenibile. Vodafone e l’intero settore delle telecomunicazioni hanno affrontato negli anni una costante contrazione dei ricavi e dei margini, causata da una intensa competitività di mercato senza precedenti a livello mondiale, oltre all’impatto economico dell’inflazione e della crisi energetica.

Vodafone, accordo con i sindacati: quali sono le soluzioni trovate? 

L’accordo raggiunto si basa sulla volontà comune di individuare strumenti condivisi per ridurre l’impatto sociale e semplificare e adeguare l’organizzazione al nuovo contesto. Tra le principali soluzioni individuate vi sono:

1. Percorsi di riqualificazione professionale: saranno previsti percorsi di riqualificazione professionale per la copertura di ruoli necessari al processo di trasformazione e per l’internalizzazione di attività attualmente in outsourcing. Questo permetterà di valorizzare le professionalità presenti all’interno dell’azienda e coinvolgerà 300 dipendenti entro i prossimi due anni.

2. Mobilità volontaria: verranno offerti incentivi per favorire la mobilità volontaria dei dipendenti, basati sull’età anagrafica, sull’anzianità di servizio e sulle tempistiche di adesione. Questo permetterà di agevolare il ricollocamento dei dipendenti nel mercato del lavoro, includendo l’estensione dell’assistenza sanitaria aziendale per un periodo di 24 mesi. Inoltre, l’azienda metterà a disposizione servizi di outplacement e consulenza per coloro che desiderano avviare attività imprenditoriali o professionali autonome, fornendo anche percorsi di formazione specifici.

3. Isopensione e “Opzione donna”: sarà possibile ricorrere all’isopensione fino a cinque anni prima del termine previsto, così come al pensionamento anticipato tramite l'”opzione donna” per le dipendenti che ne possiedono i requisiti.

4. Contratto di solidarietà: verrà stipulato un contratto di solidarietà che prevede una riduzione dell’orario di lavoro mensile pari al 25% per il call center e al 5% per le altre funzioni aziendali concordate. I dipendenti interessati dalla riduzione dell’orario saranno coinvolti in percorsi formativi su temi come Customer Centricity, Data Analytics e strumenti di collaborazione. Il contratto di solidarietà avrà una durata di 12 mesi fino al 30 giugno 2024, prorogabile di ulteriori 6 mesi tramite accordo con le Organizzazioni Sindacali.

Un passo avanti nella coordinazione con i sindacati

L’azienda si impegna a monitorare costantemente l’implementazione dell’accordo a livello nazionale e territoriale, conclude il comunicato, al fine di garantire una gestione coerente degli strumenti previsti e del piano di riqualificazione. L’intesa raggiunta rappresenta “un importante passo verso la creazione di soluzioni sostenibili” che tengano conto delle esigenze dei dipendenti e dell’azienda, nel contesto di una costante evoluzione del settore delle telecomunicazioni.

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