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Vini: sei italiani fra i 20 migliori del mondo sotto i 20 euro

Grande affermazione dei vini italiani nella classifica stilata da Eric Asimov, autorevole critico del New York Times. Un vino calabrese in quarta posizione. Gli altri vini segnalati prodotti in Sicilia, nelle Marche, in Val d’Aosta e in Piemonte. L’elenco di tutti i vini indicati

Vini: sei italiani fra i 20 migliori del mondo sotto i 20 euro

Si può bere bene sotto i venti euro, principio quanto mai attuale in tempi di oggettiva difficoltà economica per molte categorie di lavoratori e imprese penalizzate dal Covid. Non c’è infatti bisogno di svenarsi con vini da centinaia di euro o dollari per consolarsi con un buon bicchiere di vino di qualità. A dircelo è Eric Asimov, il critico enogastronomico del New York Times, una delle più grandi autorità mondiali in fatto di vino.

Da sempre Asimov, differenziandosi da molti suoi illustri colleghi, ha mostrato interesse per un sano rapporto costi-qualità nel cibo e nel vino. Autore della prestigiosa Guida dei ristoranti del NYT, nel lontano 1992 inventò un rubrica che gli diede grande fama, “$ 25 e meno”, dedicata ai “ristoranti dove le persone potevano mangiare abbondantemente per $ 25 e meno”. Passò poi ad occuparsi a tempo pieno del vino scrivendo due colonne, “The Pour” e “Wines of the Times” fino a diventare poi capo critico enologico del New York Times. E’ stato anche collaboratore di Food & Wine Magazine, Details, Martha Stewart Living e Sommelier Journal, e ha animato trasmissioni di successo in TV sul vino.

Dall’alto della sua scienza Asimov ha redatto un elenco di venti vini mondiali che a suo autorevole giudizio si possono bere con grande soddisfazione senza per questo dover chiedere un prestito in banca. Venti bottiglie di classe che non superano i 20 euro. E fra queste, grande soddisfazione per il mondo del vino italiano ben sei battono bandiera tricolore.

“Il buon vino ha il potere di trasportare” esordisce Asimov e in tempi di pandemia “con molte persone in gran parte confinate all’interno dei loro confini nazionali, il vino offre ancora l’opportunità di assaggiare il mondo” poi aggiunge: “Queste 20 bottiglie rappresentano solo uno spaccato delle scelte caleidoscopiche presentate ai consumatori. Altre parti del paese e del mondo possono offrire selezioni completamente diverse.

Il mio miglior consiglio, se non riesci a trovare queste bottiglie (e poche persone riusciranno a trovarle tutte), è quello di frequentare la migliore enoteca a tua disposizione, con uno staff dedicato al vino, piuttosto che supermercati senza un aiuto esperto. Se non hanno questi vini, o quelli nelle ultime 20 colonne Meno di $ 20, chiedi bottiglie simili. Potrebbero darti ottimi suggerimenti.

Altrimenti, goditi questi vini e ciò che rappresentano dei loro luoghi di origine. Chiudi gli occhi, guarda il mondo e, se ricordi, mandami una cartolina”.

Ed ecco di seguito l’elenco dei venti vini suggeriti dal grande critico americano in cui l’Italia è riuscita a piazzare ben sei vini, con un posto di grande prestigio, il quarto, per L’inizio 2015 Calabria vino rosso 1480 della Cantina Odoardi di Nocera Terinese (CZ). Asimov si dichiara “affascinato dai vini della Calabria” e de L’Inizio dice: “Questa miscela rossa, incentrata sull’uva Gaglioppo, è affumicata, tannica e un po’ selvaggia, ma concentrata e deliziosa”.

Il sesto posto in classifica viene conquistato dal Catarratto Masso 2018 del Feudo Montoni di Cammarata (AG) in Sicilia. “Il Catarratto – per Asimov – è forse l’uva bianca più coltivata in Sicilia, ma non ha una grande reputazione. Era ampiamente usato nel Marsala, un vino liquoroso dolce, insieme a molti bianchi economici. Ma se fosse stato coltivato coscienziosamente e prodotto con cura? Avrebbe un potenziale inimmaginabile. Non definirei questo vino una rivelazione. Ma Feudo Montoni coltiva biologicamente nella Sicilia centrale e produce una manciata di ottimi vini, e direi che questa è una bella resa: secca, vivace e profondamente erbacea. Perfetto da bere in abbinamento con pesci delicati e crostacei”.

Tredicesima posizione per Bianco di Gino 2019 della Fattoria San Lorenzo di Montecarotto nelle Marche. ” Non so perché – è il commento di Asimov – questo vino non si chiami Verdicchio dei Castelli di Jesi, la denominazione marchigiana dove si trova la Fattoria San Lorenzo. È fatto interamente di verdicchio, ed è coltivato nella zona. Ma alla fine non importa, perché il vino è vivace, energico, salino e asciutto. Natalino Crognaletti, il titolare, coltiva in modo biodinamico e ha chiamato questo vino in onore di suo padre, Gino, che ha piantato la vigna”.

Al quindicesimo posto figura quindi il Torrette 2019 della cantina Grosejan in Valle d’Aosta. Asimov si confessa “sempre incuriosito dai vini della Vallée d’Aoste, una regione alpina collinare che si trova al confine tra Italia e Francia. Mi piacciono particolarmente – spiega – quelli di Grosjean, un eccellente produttore biologico anno dopo anno. Il Torrette è un rosso vivace, con una buona acidità che si addice al suo sito di alta quota, e sapori classici di frutta rossa secca italiana. È l’80% petit rouge, con il resto costituito da altre uve locali, come fumin, maionese e Doucet. Se ti piace questo, cerca altri vini varietali Grosjean fatti con l’uva cornalina e fumin”.

Segue nella posizione successiva il Dolcetto d’Alba 2019 di Cascina Fontana azienda a conduzione familiare di Perno di Monforte d’Alba (CN) nelle Langhe. “Sono sempre alla ricerca – dice il critico americano – di dolcetti allettanti. Sono tra i vini italiani più sottovalutati, un po’ come amici intimi che scopri, che dai per scontato. Questa bottiglia di Cascina Fontana, una piccola azienda vinicola di famiglia, è buona, diretta e onesta, senza niente di speciale, solo deliziosi sapori di frutta scura lievitati dalla caratteristica, gradita amarezza del dolcetto”.

Ed ecco di seguito l’elenco dei venti vini scelti da Asimov per “chiudere gli occhi e guardare il mondo” da un buon bicchiere nonostante la pandemia:

Artomaña Arabako Txakolina Xarmant 2019 – 19,68 euro

Alkoomi Frankland River Black Label Riesling 2018 – 18,02 euro

Maître de Chai Clements Hills Red Table Wine 2018 – 16,46 euro

Odoardi Calabria Vino Rosso 1480 L’Inizio 2015 – 14 euro

Cacique Maravilla Pipeño País 2019 – 18 euro

Feudo Montoni Sicilia Catarratto Masso 2018 – 11,80 euro

Patrick Jasmin Collines Rhodaniennes La Chevalière 2016 – 19 euro

Argatia Macedonia Haroula 2017 – 18 euro

Ver Sacrum Valle de Uco G.S.M. 2018 – 19 euro

Weszeli Kamptal Langenlois Grüner Veltliner 2019 – 19 euro

Domaine Tatsis Macedonia Limnio 2018 – 19 euro

Château de Villeneuve Saumur Champigny 2018 – 19 euro

Fattoria San Lorenzo Marche Bianco di Gino 2019 – 10,90 euro

Haarmeyer Clarksburg St. Rey Chenin Blanc Sutter Ranch Vineyard 2019 – 18 euro

Grosjean Vallée d’Aoste Torrette 2019 – 18,50 euro

Cascina Fontana Dolcetto d’Alba 2019 – 14 euro

Elizabeth Spencer Mendocino Sauvignon Blanc Special Cuvée 2019 – 16 euro

Von Winning Pfalz Riesling Winnings 2018 – 18 euro

Casa de Saima Bairrada Baga Tonel 10 2018 – 19 euro

Toro Albalá Montilla-Moriles Eléctrico Fino del Lagar Saca de Primavera NV 500 – 18 euro

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