Condividi

Vini biodinamici: Helena Lageder, dal cinema alla vigna di famiglia

Un antico castello di famiglia e 50 ettari di vigneto hanno attirato la Bella Helene ad occuparsi di vini e a decidere di abbandonare il mondo delle produzioni cinematografiche. Produzione: 1 milione di bottiglie tutte naturali

Vini biodinamici: Helena Lageder, dal cinema alla vigna di famiglia

E’ una bellissima ragazza bionda, ha 26 anni e si muove con l’eleganza di una ballerina nella cantina di papà mentre sceglie la bottiglia di Pinot grigio 2018 che abbiamo deciso di stappare per dare il via alla conversazione sulla storia di una importante azienda dell’Alto Adige e sui suoi vini.

Helena, figlia di Alois Lageder, da un anno si occupa dei mercati esteri per vini di famiglia dopo aver girato mezzo mondo ed lavorato nel settore della produzione cinematografica in Germania e Inghilterra. Nessuna chiamata di Alois, ma l’idea che l’esperienza con il cinema fosse per lei ormai agli sgoccioli, ha portato Helena nella Tenuta Casòn Hirschprunn & Tòr Lowengang, in Alto Adige.

Un palazzo antico, lo storico granaio, il parco botanico, cortili e fontane, in un fastoso rigoglio di vegetazione, fanno da sfondo alla attività dell’azienda della quale oltre al padre si occupano il fratello di Helena, Clemens e la sorella Anna.

Quest’ultima impegnata a tutto campo nell’organizzazione di Summa, la kermesse enologica che si tiene da oltre vent’anni a Magrè e dove si possono incontrare vignaioli d’eccellenza provenienti da tutto il pianeta.

Quest’anno sotto i riflettori non solo grandi etichette italiane ma vini dell’Ungheria, della Repubblica Ceca e della Cina. La biodinamica è una filosofia di vita che tutta la famiglia condivide – osserva Helena – ed è il nostro grande valore. Viene applicata innanzi tutto nei cinquanta ettari di proprietà mentre in altri cento viene fatta un’opera di sollecitazione e motivazione al traguardo in chi li coltiva e conferisce le uve alla Tenuta.

Un milione di bottiglie prodotte in media ogni anno, 36 etichette in totale sono solo alcuni numeri che parlano della Lageder che nel 2023 festeggerà 200 anni.

Tre i filoni principali di produzione con vini che vanno dal Pinot grigio al Gewurztraminer, dal  Lagrein al Sauvignon , al Manzoni, solo per citarne alcuni. La linea “classica” dove si gioca sulla diversità, la linea “composizione” che denota le caratteristiche del vino sulla base della vigna d’origine e la linea “capolavori” per i vini provenienti da vigneti più antichi e pregiati. 

Il Pinot grigio 2018, 13 gradi alcolici, degustato al Paradeis, l’enoteca del castello, viene a parziale contatto con le bucce per 10 ore e questo insieme all’acciaio gli garantisce la freschezza ideale per un aperitivo (11,90 euro la bottiglia al Paradeis).  Ancora meno alcolico e’ il Porer, Pinot grigio, 12,5 gradi, vinificato in botte grande, prima con tecnica classica poi sulle bucce per 15 ore e infine sui raspi e sulle bucce per otto mesi (17,50 euro la bottiglia). Vini entrambi eleganti nella loro ricercata semplicità che è la cifra dell’azienda di Alois Lagder.

Azienda vinicola Tenuta Alois Lageder

Cantina biodinamica con ristorante, sala degustazioni e cortile.
Vicolo dei Conti 9
39040 Magré Sulla Strada del Vino BZ
0471 809500
nfo@aloislageder.eu
aloislageder.eu

Commenta