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Via libera del Consiglio dei ministri al piano giustizia in 12 punti

Il Consiglio dei ministri ha approvato ieri un piano per la riforma della giustizia che verrà ora sottoposto alla consultazione – Spicca l’accelerazione dei processi della giustizia civile: un anno in tutto – Ma anche la responsabilità civile dei magistrati e il cambio dei criteri per l’elezione del Csm – Torna punibile il falso in bilancio.

Via libera del Consiglio dei ministri al piano giustizia in 12 punti

Ecco in sintesi i 12 punti della riforma della giustizia presentata ieri dal Cdm, e che ora sarà aperta alla discussione per 2 mesi tra addetti ai lavori e cittadini.  

1- GIUSTIZIA CIVILE: La riduzione dei tempi punta a portare ad un anno il primo grado del procedimento civile. 

2- CSM: “Chi giudica non nomina, chi nomina non giudica”, ha detto Renzi spiegando che la carriera sarà legata al merito

3- RESPONSABILITÀ CIVILE DEI MAGISTRATI: Novità anche per quanto riguarda la controversa responsabilità civile dei magistrati: la linea del governo, ha spiegato Renzi al termine del Cdm, “è quella allinearsi al modello europeo”. No quindi al “modello Pini”, l’onorevole leghista promotore di un emendamento che ha introdotto in prima lettura nella legge Comunitaria la responsabilità civile diretta dei magistrati

4- RIFORMA DEL DISCIPLINARE DELLE MAGISTRATURE SPECIALI  

5- NORME CONTRO LA CRIMINALITÀ ECONOMICA (falso bilancio, autoriciclaggio): Tra i punti piùrilevanti tra i 12 citati da Renzi, anche la priorità alle norme contro la criminalità economica. Il Governo, ha sottolineato il premier, intende introdurre (o reintrodurre) nuove norme sul falso in bilancio e sull’utoriciclaggio, “per i quali sono già stati predisposti i testi normativi”.

6- ACCELERAZIONE DEL PROCESSO PENALE E RIFORMA DELLA PRESCRIZIONE: Altra novità di rilevo, l’accelerazione dei tempi del processo penale attraverso la riforma della prescrizione, che «ci sta a cuore», ha sottolineato Renzi rivolgendosi ai giornalisti, perchè “é una questione di civiltà. Per due mesi vogliamo discutere della giustizia in modo non ideologico, sarà una discussione la più filosofica, concettuale e astratta prima di approvare la riforma per coinvolgere l’Italia su questo tema”, ha aggiunto Renzi. 

7- INTERCETTAZIONI (diritto all’informazione e tutela privacy): Il magistrato deve essere libero di intercettare, ma ci deve essere un limite alla pubblicabilità delle stesse intercettazioni, soprattutto se si parla di fatti personali degli indagati estranei ai reati perseguiti”, ha spiegato Renzi, che poi ha posto ai direttori dei giornali la domanda: “È giusto che non ci sia un limite? Esiste un diritto alla privacy sui fatti personali?”.

8- INFORMATIZZAZIONE integrale del sistema giudiziario: Infine, tra i punti approvati anche l’informatizzazione integrale del sistema giudiziario e la riqualificazione del personale amministrativo degli uffici giudiziari.  

9- RIQUALIFICAZIONE del personale amministrativo.  

10- DIMEZZAMENTO DELL’ARRETRATO CIVILE: Ambizioso anche l’obiettivo, illustrato sempre dal premier, di puntare al dimezzamento dell’arretrato del processo civile, oggi attestato sui 5 milioni di procedimenti. “Per separazione e divorzi consensuali non sarà più necessario andare davanti a un giudice”, ha spiegato il ministro Andrea Orlando 

11- CSM/2: Più carriera per merito e meno per l’appartenenza

12- CORSIA PREFERENZIALE PER IMPRESE E FAMIGLIE

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