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Venezuela in fiamme: rivolta in carcere, morti 30 detenuti

Ancora sangue a Caracas: stavolta a far esplodere la miccia è stata una rivolta scoppiata nel carcere di Acarigua – Secondo le Ong i morti sono almeno 30.

Venezuela in fiamme: rivolta in carcere, morti 30 detenuti

Venezuela di nuovo nel caos. Stavolta a far esplodere la miccia è stata una rivolta scoppiata nel carcere di Acarigua, nella zona occidentale di Caracas: negli scontri tra detenuti e poliziotti sono rimasti uccisi, secondo quanto riferito dall’Ong “Observatorio Venezolano de Prisiones” e riportato dall’Ansa, almeno 30 carcerati. Un bilancio pesantissimo che si aggiunge a quello già tragico degli ultimi mesi, con situazioni di guerriglia e violenti scontri tra opposte fazioni ed esercito che sono ormai diventati quasi all’ordine del giorno. La rivolta di Acarigua, alla quale sono appunto seguiti pesanti scontri tra detenuti e polizia, sarebbe stata scatenata dalla morte di un detenuto un giorno fa. Durante gli scontri, sottolinea l’Ong, sono rimasti feriti anche altri 7 detenuti e 19 agenti di polizia.

Secondo altre ipotesi a scatenare la protesta è stata la decisione di alcuni trasferimenti, che hanno dato vita al tentativo di “evasione di massa”. Secondo la ricostruzione di Oscar Valero, capo della sicurezza dello stato di Portuguesa , i carcerati hanno lanciato “una pioggia di proiettili” e fatto esplodere tre granate contro la polizia. Questa versione è però messa in dubbio dalla Ong Observatorio Venezolano de Prisiones per la quale la rivolta è scoppiata dopo che le forze dell’ordine hanno fatto irruzione nella prigione e portato via mogli e fidanzate dei detenuti in visita. Per settimane, secondo il direttore della Ong Humberto Prado, i carcerati hanno chiesto alle autorità di non essere trasferiti in centri troppo lontani dai loro paesi di origine. Ma c’è anche una terza versione dei fatti fornita dalla ong Una ventana delibertad, secondo la quale giovedì scorso un detenuto ha preso in ostaggi alcuni visitatori e sarebbe poi rimasto ucciso negli scontri con la polizia intervenuta per liberarli. 

Insomma torna il sangue in Venezuela: stavolta gli scontri non sono di natura politica, ma resta il fatto che la situazione nel Paese latino è ormai fuori controllo.

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