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Unione industriali Torino: la lettera di fine anno del presidente Giorgio Marsiaj sull’industria torinese e le sfide del futuro

Dalla crisi demografica all’innovazione tecnologica, la lettera delinea la visione del presidente per il futuro industriale di Torino e del Piemonte, evidenziando sfide e opportunità chiave

Unione industriali Torino: la lettera di fine anno del presidente Giorgio Marsiaj sull’industria torinese e le sfide del futuro

Nella sua lettera di fine anno agli imprenditori associati dell’Unione Industriali Torino, il presidente Giorgio Marsiaj affronta una serie di questioni cruciali che riguardano il futuro di Torino e del Piemonte. Marsiaj inizia sottolineando la necessità di affrontare la crisi demografica, definendola come una delle “grandi questioni” irrimandabili per la regione. Egli esprime la preoccupazione che, se non si inverte la tendenza alla crescita zero o sottozero della popolazione, i discorsi su economia, industria, lavoro e formazione risulteranno inutili fra vent’anni, a causa della mancanza di un pubblico numeroso che li ascolti e li traduca in azioni concrete. Ma ci sono anche degli elementi positivi che fanno sperare per il nuovo anno: l’inflazione e il costo dell’energia entrambi in calo, anche se – avverte il presidente – la prudenza impone di non cantare troppo presto vittoria.

Sostenibilità e tematiche Esg

Il presidente evidenzia il nuovo patto sui migranti dell’Unione europea datato 20 dicembre e sottolinea l’importanza che ora spetta agli Stati e alle comunità locali, come Torino, nel trasformare i costi dell’accoglienza in investimenti per il futuro. Marsiaj pone un accento particolare sulla sostenibilità sociale e ambientale, inclusività e sulle tematiche ESG (Environmental, Social, and Governance), indicando come queste stiano diventando sempre più rilevanti nelle decisioni d’acquisto e nelle valutazioni delle imprese da parte degli investitori internazionali.

Sfide economiche dell’Italia

Il presidente discute anche dei problemi economici dell’Italia, evidenziando una crescita stagnante e ritardi nelle necessarie riforme, come quelle riguardanti la Pubblica Amministrazione, la concorrenza e la giustizia. Inoltre, Marsiaj sottolinea il persistente problema dell’evasione fiscale, che raggiunge cifre allarmanti secondo la Banca d’Italia: quasi i 100 miliardi di euro.

Fattori chiave per il futuro

Riguardo al futuro, Marsiaj individua tre fattori chiave: l’intelligenza artificiale, i microchip e la crescita dimensionale. Egli esprime ottimismo per l’insediamento a Torino del centro per l’intelligenza artificiale, anche se sottolinea la necessità di accelerare i tempi. Il presidente riconosce l’importanza dei microchip in vari processi aziendali e sottolinea che la Città dell’Aerospazio è stata concepita per favorire la contaminazione tra diversi settori industriali.

Infine, Marsiaj ringrazia gli associati e sottolinea l’impegno dell’Unione Industriali Torino nel fornire servizi alle imprese e nel rappresentare i legittimi interessi dell’industria torinese presso le istituzioni. La lettera si conclude con l’orgoglio del presidente riguardo all’assegnazione del titolo di “Capitale della Cultura d’Impresa 2024” a Torino e con un ringraziamento ai membri chiave dell’Unione Industriali Torino per il loro contributo.

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