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Unicredit: Pil Europa dell’Est +1,7% nel 2016

Secondo un report il 2016 sarà un Paese positivo per quasi tutti i Paesi dell’area, che godono di una forte ripresa della domanda interna – La morsa della recessione si allenta su Russia e Ucraina, mentre si consolida la crescita di Turchia, Serbia e Croazia.

Unicredit: Pil Europa dell’Est +1,7% nel 2016

Si annuncia un 2016 positivo per l’Europa centro-orientale (CEE). A dirlo è l’ultimo CEE Quarterly pubblicato da Economics & FX/FI Research di UniCredit, secondo cui la crescita economica e produttiva nell’area sarà guidata prevalentemente dalla continua ripresa della domanda interna.

I primi mesi dell’anno, per i Paesi CEE hanno evidenziato un’accelerazione dell’attività economica e mercati finanziari che hanno dato prova di resilienza, per una crescita che potrà contare sui toni accomodanti adottati dalla Fed e la nuova tornata di allentamento decisa dalla BCE.

Nonostante le punte di volatilità dei mercati a inizio anno, la previsione del rapporto sull’area è di una crescita dell’1,7% nel 2016, grazie al forte consolidamento della crescita in Turchia, Serbia e Croazia e alla morsa delle recessione che si allenta su Russia e Ucraina.

A livelli diversi, le stime parlano comunque di ritmi di crescita piuttosto sostenuti sia per i Paesi dell’Area membri dell’UE, sia per i candidati Ue e gli altri Paesi. Del primo gruppo fanno parte Bulgaria (Pil 2016 +3,4%, 2017 3,6%), Croazia (+1,5%, +1,6%), Polonia (+3,7%, 3,8%), Romania (+4,3%, +3,8%), Slovacchia (+3,2% entrambi gli anni), Slovenia (+1,9%, +2,4%), Repubblica Ceca (+2,2%, +3,0%) e Ungheria (+2,7, +2,6)

Del secondo, invece, fanno parte Bosnia-Erzegovina (+3,0, +3,4), Russia (-2,5%, +1,2%), Serbia (+2,2%, +1,8%), Turchia (+3,3%, +3,4%) e Ucraina (+2,0%, +2,5%).

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