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UK verso il pass-Covid, Johnson lancia i test di massa

In vista di un primo ciclo di riaperture dal 12 aprile, Londra allarga lo screening di massa a carico dello Stato – Il “certificato vaccinale” servirà per andare al pub, allo stadio e ai concerti. Ma le polemiche non mancano

UK verso il pass-Covid, Johnson lancia i test di massa

Dopo aver vaccinato più persone di qualunque altro Paese europeo, la Gran Bretagna si prepara a un parziale ritorno alla normalità. Dal 12 aprile inizierà un primo ciclo di riaperture e attività economiche considerate “non essenziali” come pub e ristoranti potranno tornare a servire all’aperto. Questa fase dovrebbe terminare il 21 giugno, data in cui è previsto il ritorno definitivo alla vita pre-Covid. Ma per centrare l’obiettivo bisogna evitare che l’allentamento delle restrizioni inneschi una nuova ondata di contagi. A questo scopo, Downing Street lancerà due misure: un passaporto sanitario interno e una campagna di test rapidi di massa.

Il primo, che in UK ora chiamano “certificato vaccinale”, conterrà non solo le informazioni sulle vaccinazioni effettuate, ma anche gli esiti di eventuali tamponi e test sierologici. Il documento servirà per viaggiare, per partecipare a eventi pubblici e perfino per bere una birra al pub. La novità potrebbe essere sperimentata il mese prossimo in occasione di due eventi sportivi molto seguiti in Gran Bretagna: la finale di FA Cup di calcio e il torneo di biliardo World Snooker Championship.

Immediate le polemiche: il progetto è stato definito “pericoloso” per la privacy e “discriminatorio” nei confronti di chi non vuole o non può farsi il vaccino per questioni mediche. A puntare il dito contro il certificato vaccinale è un fronte bipartisan che va dal socialista Corbyn all’ex leader conservatore Iain Duncan Smith. L’approvazione in Parlamento, quindi, non è affatto scontata.

La seconda misura è meno controversa e prevede due tamponi rapidi e gratuiti a settimana per tutti i cittadini britannici. Finora, lo screening a carico dello Stato ha coperto solo gli studenti, le loro famiglie e le persone costrette a lavorare fuori casa. Dal 9 aprile, invece, i test saranno offerti a tutti e si potranno fare nei centri dedicati o nelle farmacie. In alternativa, sarà possibile ricevere a casa via posta la strumentazione per il test fai da te.

Anche se lo scontro più acceso riguarda il passaporto vaccinale, alcune voci di protesta si sono alzate anche contro l’allargamento dei test rapidi di massa. Secondo Allyson Pollock, professore di Salute pubblica all’Università Newcastle, si tratta di “uno scandaloso spreco di denaro: quando il tasso di infezione Covid scende così tanto come ora, è probabile che una percentuale crescente di casi sia costituita da falsi positivi, il che provocherà inutili autoisolamenti”.

Il governo di Londra, però, tira dritto. Dopo un “anno molto difficile”, la Gran Bretagna si appresta a vivere “giorni più luminosi”, ha detto Johnson nel suo videomessaggio di auguri pasquali su Twitter: “Sono stati dodici mesi davvero difficili ma, come sempre, l’arrivo della Pasqua porta con sé nuova speranza e quest’anno, come non mai, porta la promessa di giorni più luminosi di fronte a tutti noi”.

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