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Ubi: semestre in rosso di 787 milioni

Gli impatti derivanti dall’attuazione del piano industriale ammontano a circa -835 milioni – Il Cet 1 ratio al 30 giugno 2016 si attesta all’11,43% e include un dividendo almeno pari a quello del 2015 – Crescono gli impieghi – Video intervista all’ad Messiah.

Ubi: semestre in rosso di 787 milioni

Ubi Banca ha chiuso il primo semestre con un risultato netto in perdita di 787 milioni dopo la contabilizzazione degli impatti relativi al nuovo piano industriale. Al netto di tali impatti, il semestre si chiude con un utile di 48,1 milioni, in netta flessione rispetto ai 124,4 milioni registrati nello stesso periodo dell’anno scorso. Lo comunica la Banca in una nota, spiegando che la differenza, pari a 76,3 milioni di euro, “è da attribuirsi, oltre al calo del margine d’interesse, anche a rettifiche di valore una tantum su strumenti finanziari (-43,4 milioni netti) e a un minor risultato della finanza (circa -20 milioni netti)”.

Gli impatti derivanti dall’attuazione del Piano Industriale, contabilizzati nel secondo trimestre dell’anno, ammontano complessivamente a circa -835 milioni.

Il margine d’interesse nel semestre è risultato in diminuzione del 9,6%, a 765,6 milioni, sia per effetto della riduzione e ricomposizione del portafoglio titoli che per la compressione degli spread sugli impieghi.

 

L’istituto però afferma di aver iniziato “con il giusto passo l’implementazione del piano industriale”, perché nello stesso periodo sono stati erogati nuovi finanziamenti a medio/lungo termine per 6,6 miliardi di euro, di cui 4,9 miliardi alle imprese (+12,8% rispetto al 1° semestre 2015) e 1,6 miliardi ai privati (+14,2% rispetto al 1° semestre 2015).

Si è poi ridotto lo stock di crediti deteriorati, sia lordi (-1,6% su marzo 2016 e -1,1% rispetto a dicembre 2015) che netti (-1.159 mln vs marzo 2016 e -1.177 mln vs dicembre 2015), anche per effetto delle maggiori rettifiche previste in sede di piano industriale.

Dal punto di vista patrimoniale, a seguito della contabilizzazione degli oneri del piano, il Cet 1 ratio “phased in” al 30 giugno 2016 si attesta all’11,43% e “fully loaded” all’11,02%. Il Cet 1 include la computazione pro-quota di un dividendo almeno pari a quello del 2015.

Cresce il risparmio gestito (inclusivo della raccolta assicurativa) a 50,9 miliardi (+3,7% su marzo 2016 e +4,8% su dicembre 2015).

Il risultato dell’attività finanziaria si è posizionato a 82,6 milioni (111,1 milioni di euro nel primo semestre 2015).

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