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Tod’s giù in Borsa dopo i conti

Fatturato consolidato in calo del 2,4% a 940,4 milioni, deludono Ebit e Ebitda – In forte calo anche utili e dividendo – Della Valle: “Lavoriamo per fare in modo che il piano di sviluppo dei prossimi anni possa andare a regime il più presto possibile”

Tod’s giù in Borsa dopo i conti

Pioggia di vendite a Piazza Affari sul titolo Tod’s, che dopo un’apertura da brivido a -6% a 40,24 euro ha in parte recuperato pur restando in forte ribasso (-,6% a 41,20 euro alle 9:57). La caduta arriva in scia ala pubblicazione del bilancio 2018, che ha deluso le attese del mercato.

Tod’s ha chiuso lo scorso esercizio con un fatturato consolidato in calo del 2,4% a 940,4 milioni (-0,5% a 958,2 milioni a cambi costanti).

A cambi costanti i ricavi del marchio Tod’s ammontano a 509,6 milioni, mentre quelli di Hogan hanno toccato quota 207,5 milioni. Il marchio Roger Vivier ha registrato vendite per 179 milioni di euro. Infine, i ricavi del marchio Fay ammontano a 61,3 milioni.

L’Ebitda è diminuito a 118,3 milioni (-26,3%), inferiore del 5,5% alle attese degli analisti.

La gestione operativa salda con un Ebit di 71,8 milioni (-35,7%), al di sotto dell’8,6% rispetto al consensus.

L’utile netto si è attestato a 47,1 milioni, in calo del 33,6% rispetto al 2017 e del 10,3% rispetto alle stime degli analisti.

Al 31 dicembre 2018 la posizione finanziaria netta del gruppo risulta negativa per 75,3 milioni, che si confronta con un valore positivo di 9,3 milioni a fine 2017.

Si riduce anche il dividendo proposto dal Cda all’assemblea: 1 euro contro gli 1,4 euro del 2017.

“I risultati dell’esercizio 2018 riflettono il progetto industriale in atto nel gruppo – commenta Diego Della Valle, presidente e amministratore delegato del gruppo – e la scelta strategica di investire importanti risorse finanziarie per sostenere la crescita futura dei ricavi. Stiamo lavorando per fare in modo che il piano di sviluppo dei prossimi anni possa andare a regime il più presto possibile. Siamo convinti che il modello di business che stiamo sviluppando per ciascun marchio sia quello giusto, soprattutto considerando il mondo dei marchi forti e ben strutturati che sono ora sul mercato e con i quali ci confrontiamo”.

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