Condividi

Terrorismo, Valls: “Occhi sulla Libia”. Germania verso intervento in Siria

Secondo il primo ministro francese, molti terroristi si stanno spostando da Siria e Iraq fino alla Libia, che sarà il Paese da monitorare con maggiore attenzione – Pinotti: “Siamo preoccupati” – Intanto, il Consiglio dei ministri tedesco ha approvato le misure per l’intervento in Siria, in attesa del via libera del Bundestag.

Terrorismo, Valls: “Occhi sulla Libia”. Germania verso intervento in Siria

Sul fronte del terrorismo, la Libia sarà il dossier principale dei prossimi mesi. A dirlo è il primo ministro francese, Manuel Valls, nel corso di un’intervista rilasciata a radio Europe 1: “Oggi, vediamo senza dubbio dei combattenti in Siria e in Iraq che si recano in Libia. Dunque, la Libia è incontestabilmente il grande dossier dei prossimi mesi”.

Secondo Valls, le operazioni dei terroristi sono ancora lontane dal finire e, quanto alla Libia, una forte responsabilità per i problemi del Paese è da ascrivere all’Occidente: “La colpa è di non aver dato seguito all’intervento straniero del 2011”, quando, dopo aver messo fine al regime di Gheddafi, venne a mancare un’azione congiunta della comunità internazionale.

“Stiamo osservando con attenzione la Libia per le infiltrazioni jihadiste: non c’è dubbio che siamo preoccupati e da subito abbiamo detto che siamo disponibili a fare il necessario per far arrivare una stabilizzazione in Libia”. Lo ha detto il ministro della Difesa, Roberta Pinotti, durante un videoforum con Repubblica tv, aggiungendo di ritenere importante che sia Tobruk che Tripoli abbiano manifestato la volontà di combattere l’Isis: “Occorre pensare a una coalizione, e stiamo prevedendo diversi scenari”.

In Germania, intanto, il Consiglio dei ministri ha dato il via libera alle operazioni militari in Siria. In attesa della definitiva approvazione da parte del Bundestag, il governo ha dato l’ok a un pacchetto di misure che prevede l’invio di aerei Tornado per missione di ricognizione, una fregata e fino a 1.200 effettivi, in seguito alla richiesta di assistenza francese seguita alle stragi di Parigi del 13 novembre scorso.

“Il contributo tedesco – si legge nel documento approvato dal governo – è al servizio della lotta contro il terrorismo sotto l’egida dell’alleanza contro l’Isis e mira in particolare ad assistere la Francia, l’Iraq e la coalizione internazionale”. L’approvazione del piano, della durata di un anno con possibilità di proroga per un altro anno e per un costo di 134 milioni di euro, sembra essere solo una formalità.

Commenta