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Terremoto: presidio alla Magneti Marelli di Crevalcore, perché la Fiat non porti i macchinari a Bari

DIARIO FUORI DAL CORO – Braccio di ferro alla Magneti Marelli, del gruppo Fiat, con sede a Crevalcore, uno dei paesi più colpiti dal sisma in Emilia-Romagna – I lavoratori non vogliono che l’azienda porti i macchinari a Bari – La Fiom: “Parlano di portare via il 30% della produttività con la scusa del terremoto”.

Terremoto: presidio alla Magneti Marelli di Crevalcore, perché la Fiat non porti i macchinari a Bari

Presidio alla Magneti Marelli di Crevalcore, perché la Fiat non porti i macchinari a Bari

Braccio di ferro alla Magneti Marelli, del gruppo Fiat, con sede a Crevalcore, uno dei paesi del bolognese più colpiti dal sisma. Da un lato i lavoratori, dall’altro la direzione e la contesa riguarda la cosiddetta linea 1 che impiega 15 dipendenti e che la proprietà vorrebbe trasferire a Bari, nonché la divisione stampi, a rischio di essere trasferita in Slovacchia.

Lo riferisce l’agenzia Dire: “Parlano di portare via il 30% della produttività – dice Francesco di Napoli della Fiom-Cgil – e la scusa è che con il terremoto la produttività va a rilento”. Il sindacato ha organizzato quindi un presidio, per impedire il prelievo dei macchinari e non esclude azioni legali. I capannoni sono stati dichiarati agibili e domani l’attività dovrebbe riprendere. In queste ore si sta discutendo e il segretario provinciale della Fim, Marino Mazzini, spera che si “riesca a scongiurare ogni tipo di trasferimento”.

Leggi le prime due parti del Diario del Terremoto: 12

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