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Terremoto, morti e dispersi nell’hotel

La conta delle vittime rischia di salire drammaticamente nelle prossime ore – “Chiamiamo ad alta voce ma nessuno risponde”, hanno spiegato i soccorritori – La prefettura mantiene il riserbo: “Niente cifre sulle vittime, prima dobbiamo avvisare i familiari”.

Terremoto, morti e dispersi nell’hotel

Fervono ancora le ricerche per salvare le persone rimaste sepolte sotto le macerie dell’hotel Rigopiano, a Farindola in provincia di Pescara. L’albero è stato colpito da una slavina scatenata dai nuovi terremoti che nel corso della giornata di ieri si sono abbattuti sul Centro Italia.

Fino a questo momento le informazioni sulla situazione rimangono abbastanza frammentarie. Si sa che un uomo è stato estratto senza vita stamattina, mentre due persone sono state messe in salvo. Si tratta di Giampiero Parete e Fabio Salzetta, che al momento dell’incidente erano all’esterno della struttura e hanno visto la slavina arrivare, riparandosi in macchina. 

Poco fa, un’altra brutta notizia: sono stati estratti altri due corpi, mentre un altro è stato localizzato. 

Il quadro, però, rischia di peggiorare rapidamente nelle prossime ore. “Ci sono tanti morti”, ha detto Antonio Crocetta, uno dei capi del Soccorso alpino abruzzese accorsi sugli sci insieme ad altri. “Chiamiamo ad alta voce ma nessuno risponde”, hanno spiegato i soccorritori. Al momento dell’impatto con la slavina l’hotel ospitava tra le 20 e le 30 persone. I soccorsi, inoltre, sono resi particolarmente difficoltosi dal crollo della struttura e dalla presenza di un’enorme quantita di neve. 

In ogni caso, al momento, la prefettura di Pescara mantiene il riserbo sulle vittime: “Non voglio dare cifre sulle vittime. Prima devono essere avvisati i familiari, voglio prima avere la certezza della situazione”, ha chiarito il prefetto Francesco Provolo. La Procura di Pescara ha aperto un’indagine per omicidio colposo.

Queste le immagini più recenti che documentano il crollo all’interno della struttura:

Di seguito le immagini girate nella notte che documentano le condizioni proibitive in cui si sono dovuti muovere i soccorritori che si sono spostati su sci e sono riusciti a raggiungere l’albergo dopo un cammino di quasi 5 ore:

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