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Svizzera, frena a sorpresa il Pil nel secondo trimestre (-0,1%)

Era attesa una crescita dell 0,2% – Ma Moody’s ha confermato la tripla A del Paese e il franco svizzero ha guadagnato quasi il 5% contro il dollaro nell’ultimo mese.

Svizzera, frena a sorpresa il Pil nel secondo trimestre (-0,1%)

Si contrae inaspettatamente l’economia del vicino elvetico. Il Prodotto interno lordo della Svizzera infatti ha registrato nel secondo trimestre del 2012 una flessione dello 0,1% contro le attese di una crescita dello 0,2% e rispetto al rialzo dello 0,5% del trimestre precedente. La crisi europea ha un doppio effetto sul Paese: da una parte fa diminuire le esportazioni (danneggiate anche dall’apprezzamento del franco svizzero) dall’altra però fa aumentare i consumi interni. E per questo il dato su base annuale conferma la solidità del Paese e rispetto al secondo trimestre del 2011 il Pil registra una crescita dello 0,5%. Ad ogni modo anche la Svizzera risente del rallentamento mondiale e infatti l’aumento dello 0,5% è inferiore al +1,2% del dato tendenziale dello scorso anno. 

Moody’s ieri ha confermato il rating AAA della Svizzera, con outlook stabile, ribadendo che la Confederazione Elvetica resta uno degli emittenti più solidi al mondo.

Il franco svizzero continua a confermarsi bene-rifugio: da fine luglio scorso ha guadagnato quasi il 5% contro il dollaro americano dopo che il cambio Usd/Chf aveva sfiorato la parità. Continua a restare bloccato invece il cambio con l’euro. Infatti la Banca Centrale Svizzera (Snb) ha deciso di mantenere la soglia minima di 1,20 franchi per un euro, in vigore da un anno, attraverso acquisti illimitati di valuta estera.

Secondo Moody’s la politica valutaria della Snb favorisce la solidità dell’economia elvetica, che resta un importante centro finanziario di riferimento mondiale.

 

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