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Superindice Ocse, segnali di ripresa ma l’Italia e la Francia sono deboli

Il superindice Ocse registra segnali di ripresa per i Paesi dell’area, ma l’Italia e la Francia mostrano segni di debolezza che preoccupano i mercati. Confermata la crescita degli Stati Uniti, in Europa situazione stabile grazie alle buone performance di Germania e Regno Unito.

Superindice Ocse, segnali di ripresa ma l’Italia e la Francia sono deboli

Italia si distingue ancora in negativo nell’area Ocse, dopo la maglia nera attribuitale dall’organizzazione per quanto riguarda il Pil nel mese di marzo. Mentre le altre economie di mercato rette da governi democraticamente eletti sembrano in fase di ripresa, l’Italia continua a perdere terreno. Sia in termini di produzione industriale che di sviluppo. Lo confermano i dati diffusi martedì. Ma in generale i Paesi dell’area crescono, trainati da Usa, Giappone e Regno Unito.

Il superindice calcolato dall’organizzazione di Parigi è salito a 100,5 punti dai 100,3 di gennaio e i 100,2 di dicembre. Il dato “continua a segnalare il momento di svolta positivo dell’area Ocse, ma con qualche divergenza tra le maggiori economie”. Giappone (indice in crescita da 100,8 a 101,1) e Stati Uniti (da 101 a 101,3) mostrano “forti segnali di ripresa dell’attività economica“. Sostanzialmente invariata l’area euro (99,6), anche se con valutazioni diverse. In Italia (indice in calo da 99,5 a 99,4) e Francia (stabile a 99,7) il dato mostra un attività economica in deterioramento, il contrario invece per Germania (invariato a 99,2) e Regno Unito (da 99,4 a 99,5).

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