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Stellantis in Brasile lancia il progetto Bio-Hybrid per azzerare le emissioni CO2 dei suoi veicoli entro il 2038

Il progetto sudamericano di Stellantis si fonda su tre piattaforme produttive per veicoli ibridi flex-fuel a etanolo e una per un’auto 100% elettrica

Stellantis in Brasile lancia il progetto Bio-Hybrid per azzerare le emissioni CO2 dei suoi veicoli entro il 2038

Stellantis punta forte sul Brasile per l’obiettivo di azzerare le emissioni di carbonio dei suoi veicoli entro il 2038. Il gruppo di cui fa parte Fiat ha infatti annunciato che a partire dal 2024 lancerà nel Paese sudamericano il progetto Bio-Hybrid, ovvero tre piattaforme produttive per veicoli ibridi flex-fuel a etanolo e una per un’auto 100% elettrica. I modelli Bio-Hybrid diventeranno il core business degli stabilimenti del polo automotive di Stellantis a Betim, nello Stato del Minas Gerais: rappresenteranno infatti il 60% della produzione brasiliana del gruppo italo-francese entro il 2030.

Gli obiettivi del progetto Bio-Hybrid di Stellantis in Brasile

Antonio Filosa, presidente di Stellantis South America, ha confermato che le prime automobili ibride flex-fuel arriveranno sul mercato già dal prossimo anno e che successivamente verrà lanciato il nuovo modello 100% elettrico, con l’obiettivo ambizioso di avere il 60% delle vendite da qui al 2030 concentrato su auto ibride e il 20% su auto completamente elettriche: “Siamo l’azienda che nazionalizza maggiormente i componenti in Brasile, incoraggiando soluzioni di propulsione che combinino etanolo ed elettrificazione e che contribuiscano alla decarbonizzazione nel ciclo dal pozzo alla ruota”, ha detto il manager italiano.

Le innovazioni tecnologiche del progetto: tre piattaforme

Il progetto è significativo anche dal punto di vista tecnologico: la piattaforma Bio-Hybrid presenta infatti un nuovo dispositivo elettrico multifunzionale che sostituisce l’alternatore e il motorino di avviamento. L’apparecchiatura è in grado di fornire energia meccanica ed elettrica, che generano sia una coppia aggiuntiva per il motore termico, sia energia elettrica per caricare la batteria aggiuntiva agli ioni di litio da 12 volt. “Il sistema genera potenza fino a 3KW, garantendo migliori prestazioni alla vettura e consumi ridotti”, ha spiegato Marcio Tonani, vicepresidente senior dei centri di ingegneria tecnica per il Sudamerica.

La piattaforma Bio-Hybrid e-DCT, a sua volta, è al servizio di due motori elettrici, con una batteria agli ioni di litio da 48 Volt che supporta il sistema e alimenta anche i dispositivi. La piattaforma Bio-Hybrid Plug-in di Stellantis è invece dotata di una batteria agli Ioni di Litio da 380 Volt, ricaricata tramite un sistema di rigenerazione in fase di decelerazione, alimentata dal motore termico del veicolo o tramite alimentazione elettrica esterna (plug-in). Infine, l’architettura BEV (100% Electric) è completamente azionata da un motore elettrico ad alta tensione alimentato da una batteria ricaricabile da 400 volt, che garantisce una accelerazione rapida e reattiva.

“Si tratta – ha aggiunto Tonani – di piattaforme basate su diverse tecnologie, che presentano diversi gradi di combinazione termica ed elettrica nella propulsione del veicolo. Ognuna di queste tecnologie ha la sua applicazione e, insieme, servono tutte le fasce di consumatori, rendendo accessibili i sistemi ibridi basati sulla combinazione della propulsione termica flessibile con l’elettricità”. Per quanto riguarda i costi, lo stesso manager ha precisato che i veicoli più accessibili saranno quelli della linea Bio-Hybrid, mentre i più costosi saranno quelli dell’automobile 100% elettrica.

Stellantis in Brasile, un Paese centrale per Fiat

Il Brasile si conferma dunque un Paese centrale per Fiat, che ancora oggi è il primo marchio per vendite nel maggior mercato del Sudamerica, dove ha una quota intorno al 22% (32,3% quello di Stellantis). E soprattutto, è grazie al Brasile che nel 2022 il Lingotto ha contribuito in maniera maggiore alle vendite complessive del gruppo Stellantis: 1,2 milioni di unità, su un totale di 5,8 milioni, di cui 430 mila unità vendute proprio in Brasile. Le vendite nel Paese di lingua portoghese sono state superiori a quelle di tutto il mercato europeo e più del doppio rispetto a quello italiano, dove Fiat ha piazzato meno di 200 mila unità nello scorso anno solare.

Risultati eccellenti che proseguono anche nel primo semestre 2023 e in tutto il Sudamerica, dove nei primi sei mesi di quest’anno Stellantis ha raggiunto una quota di mercato record, al 23,7%: oltre al Brasile volano Argentina (31,2%), Cile (12,1%) e Uruguay (24,6%). Nell’intero continente, e non solo in Brasile, l’automobile più venduta è sempre targata Fiat.

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