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Statali, licenziamento dei furbetti e partecipate: le novità più importanti

Il Consiglio dei Ministri ha approvato due dei tre decreti all’ordine del giorno, rimandando alla prossima settimana l’esame delle norme riguardanti i dirigenti medici delle Asl – Sono i provvedimenti correttivi dei testi originari, già in vigore, che il Governo ha varato in seguito alla sentenza della Consulta sulla riforma della Pubblica amministrazione

I dipendenti statali che fanno i furbi possono essere licenzianti in 30 giorni, mentre entro giugno gli Enti Locali dovranno presentare i piani relativi ai tagli.

Il Consiglio dei Ministri ha approvato due dei tre decreti all’ordine del giorno, rimandando alla prossima settimana l’esame delle norme riguardanti i dirigenti medici delle Asl. Sono i provvedimenti correttivi dei testi originari, già in vigore, che il Governo ha varato in seguito alla sentenza della Consulta sulla riforma della Pubblica amministrazione, che aveva imposto l’accordo con le Regioni

Statali: furbetti del cartellino e licenziamenti

Rimane dunque in piedi l’impianto della riforma. I cosiddetti furbetti del cartellino, vale a dire i dipendenti pubblici scoperti a strisciare il badge per poi andare a casa, saranno sospesi nel giro di 48 ore, mentre potranno essere licenziati entro 30 giorni. Confermata alche la responsabilità del dirigente che andrà incontro al licenziamento se non provvederà a “punire” i furbi.

Statali: i tagli alle partecipate

Le modifiche apportate al decreto sulle partecipate stabiliscono la proroga della scadenza valida per la presentazione dei piani di razionalizzazione. Gli enti locali avranno tempo fino al 30 giugno (il termine era precedentemente fissato al 23 marzo) per trasmettere i progetti contenenti le partecipazioni da eliminare perché fuori dai nuovi target e le liste degli esuberi. La Regioni potranno però escludere le partecipazioni dall’ambito di applicabilità del decreto per “precise finalità pubbliche.

Per quanto riguarda gli statuti ci sarà invece tempo fino a fine luglio per procedere all’adeguamento, mentre le regole sull’amministratore unico vengono ammorbidite. In base a quanto stabilito non sarà un decreto a prevedere la deroga e formare il consiglio di amministratore, ma sarà sufficiente una delibera per l’assemblea.

I dirigenti Asl

Rimane al palo il decreto correttivo sui dirigenti sanitari delle Asl a causa dell’assenza odierna del ministro della Salute Beatrice Lorenzin. Il testo verrà esaminato nell’ambito del Consiglio dei Ministri della prossima settimana nell’ambito del quale dovrebbe trovare spazio la riforma degli statali.

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