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Spagna, per S&P’s è quasi junk

L’agenzia di rating americana ha abbassato il suo giudizio sull’ente sovrano spagnolo portando a un gradino di distanza dal livello spazzatura – A preoccupare S&P’s sono la recessione economica incalzante, lo stallo nel mercato del lavoro e le tensioni sociali nelle regioni autonome – Al vertice dell’Fmi a Tokyo, la Spagna è il tema caldo delle discussioni.

Spagna, per S&P’s è quasi junk

La sciovalata della Spagna verso il rischioso “junk” ha ripreso velocità. Ieri sera l’agenzia di rating americana Standard & Poor’s ha abbassato il suo giudizio sul debito sovrano di Madrid a BBB- con outlook negativo, un gradino prima per essere considerata spazzatura, ovvero non consigliabile per gli investitori. Per l’agenzia Usa la Spagna “sta vivendo una recessione economica severa e profonda che può portare a un incremento del malessere sociale e a crescenti tensioni tra il governo centrale e quelli regionali“. S&P’s teme che le regioni autonome, dove si stanno avvicinando le elezioni, non siano in grado, in campagna elettorale, di prendere le decisioni opportune. 

La recessione economica è, tuttavia, il motivo principale del downgrade. Le stime che riporta S&P’s prevedono un calo del Pil nel 2012 dell’1,8% e nel 2013 dell’1,4%. “Nonostante le esportazioni siano aumentate significativamente”, si legge in una nota, il loro contributo non è sufficiente a “compensare l’impatto di una domanda depressa nel mercato del lavoro spagnolo, né può impattare i risultati fiscali dello Stato”. 

Intanto a Tokyo, dove ha luogo il vertice del Fondo Monetario internazionale, la Spagna rimane uno dei temi principali. Il presidente dell’Fmi, Christine Lagarde, ha dichiarato che Madrid, come la Grecia e il Portogallo, “hanno bisogno di più tempo” per mettere in atto le loro politiche di austerità. Per il Fondo, la Spagna non riuscirà a ottenere un deficit inferiore al 3% del Pil prima del 2017. Anche S&P’s smentisce le stime del governo di Rajoy: “Sarà difficile riuscire a raggiungere gli obiettivi di deficit data la caduta continuata dell’occupazione”, si legge in una nota dell’agenzia di rating. Le misure implementate dalla Moncloa si noteranno, ma a lungo termine. “Crediamo che la determinazione del Governo sarà messa alla prova ripetutatemente da diversi settori del Paese che sono influenzati dalle sue politiche. Di conseguenza pensiamo che la capacità di manovra del Governo per contenere la crisi si sia ridotta“. 

Per la sorella del rating Fitch, la Spagna è ancora due scalini sopra il “junk” a BBB. Invece Moody’s, il cui giudizio è già al limite con il livello spazzatura, doveva ha deciso di rinviare la decisione sulla sua revisione che sarà resa nota entro la fine del mese. 

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