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Sondaggi: Meloni in testa, Pd al 20%, Lega davanti a M5S e Azione e Iv staccano Berlusconi secondo l’istituto Noto

Secondo l’istituto Noto la Meloni, a tre settimane dal voto, ha tre punti e mezzo di vantaggio su Letta ma, al di là del testa a testa tra Lega e Cinque Stelle, la sorpresa è la crescita di Calenda e Renzi che allungano su Berlusconi

Sondaggi: Meloni in testa, Pd al 20%, Lega davanti a M5S e Azione e Iv staccano Berlusconi secondo l’istituto Noto

Anche l’ultimissimo sondaggio sulle intenzioni di voto degli elettori condotto dall’istituto demoscopico Noto conferma l’andamento dei tre derby elettorali evidenziato qualche giorno fa dalla sondaggista Alessandra Ghisleri. A tre settimane dal voto del 25 settembre Fratelli d’Italia (FdI) di Giorgia Meloni vince il derby con il Pd di Enrico Letta e resta, negli orientamenti degli elettori, il primo partito con il 23,5% dei potenziali consensi rispetto al 20% raccolto del Pd insieme ad Articolo 1 e Psi.

SONDAGGI: CONTINUA IL TESTA A TESTA NEL DERBY TRA SALVINI E CONTE E CALENDA-RENZI ALLUNGANO SU BERLUSCONI

Nel secondo derby – quello tra la Lega di Matteo Salvini e i Cinque Stelle (M5S) di Giuseppe Conte – si conferma il testa a testa ma per ora i leghisti, malgrado siano lontanissimi dai livelli di un paio di anni fa, restano davanti con il 13,5% contro il 12,5% dei pentastellati e con un distacco siderale dai due partiti di testa.

Infine nel terzo derby – quello tra Azione/Italia Viva e Forza Italia di Silvio Berlusconi – l’istituto Noto conferma la principale sorpresa di questa campagna elettorale, in base alla quale la coppia Carlo Calenda-Matteo Renzi sta scavalcando quel che resta di Forza Italia e aumenta il suo vantaggio rispetto all’inizio della scorsa settimana attestandosi all’8% contro il 7,5% dei berlusconiani.

SONDAGGI: LA MELONI HA TRE PUNTI E MEZZO DI VANTAGGIO SU LETTA

A conti fatti, il centrodestra, grazie all’exploit della Meloni, resta nettamente davanti al centrosinistra anche se mancano ancora tre settimane di campagna elettorale in cui i rapporti di forza possono mutare anche se probabilmente non capovolgersi.

La campagna elettorale è ancora lunga e non ci si stancherà mai di ricordare che, al di là delle percentuali di consenso rilevate dai vari sondaggi, un conto sono i voti raccolti e un altro è il numero dei parlamentari che verranno eletti, considerando che il Rosatellum avvantaggia le coalizioni.

Sia come sia, una campagna elettorale così combattuta e così ricca di sorprese non si vedeva da anni, anche se tutti concordano che l’attuale legge elettorale non va e andrebbe cambiata in senso proporzionale. Bisognava però pensarci prima.

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