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Sicilia in fiamme, blackout anche a Palermo e Messina. Novità su Aeroporto di Catania. Ultimi aggiornamenti

Incendi in tutte le province della Sicilia. Dopo Catania, vasto blackout anche a Palermo e Messina. Il programma sull’Aeroporto di Catania.

Sicilia in fiamme, blackout anche a Palermo e Messina. Novità su Aeroporto di Catania. Ultimi aggiornamenti

Continua a bruciare la Sicilia. Le immagini che arrivano dalla Trinacria sembrano quelle di una zona di guerra, con fiamme, fumo e buio nelle principali città, nonostante gli sforzi di vigili del fuoco e corpo forestale che nella notte hanno provato ad intervenire per spegnere i roghi. Dalla sala operativa regionale della protezione civile siciliana si apprende che sono quattro gli interventi aerei previsti stamattina nel Palermitano: a Carini, zona Monte Palmeto, Borgetto, e nella zona Monte Gradara e Altofonte. Nel messinese un intervento aereo previsto è a Savoca. Nel frattempo dopo il blackout che ha colpito la provincia di Catania, con quartieri che da quattro giorni sono senza elettricità e acqua, stamattina anche ampie zone della città di Palermo si sono svegliate senza luce, con le infrastrutture elettriche che non riescono a reggere l’ondata di calore che non dà tregua.

La situazione a Palermo

Dopo le drammatiche immagini arrivate da Palermo ieri sera e la chiusura dell’aeroporto di Punta Raisi (poi riaperto), risultano ancora incendi attivi a San Martino delle Scale, frazione collinare di Monreale, di Capaci, sul litorale Nord, e a Torretta, paese dell’entroterra sulla stessa costa. Fiamme anche nella frazione di Altofonte, dove brucia un bosco in una zona dove si trovano anche alcune abitazioni. Non ancora domato l’incendio che da lunedì notte arde nella discarica di rifiuti di Bellolampo. 

“A Palermo gli sfollati erano poco più di mille, ora quasi tutti hanno fatto rientro nelle loro case. Sono stati messi a disposizione due alberghi, in cui contiamo una ventina di persone ancora ospitate a cura del Comune. Certo, i danni alle case e ad alcune attività commerciali esistono e sono evidenti”, ha spiegato il sindaco di Palermo Roberto Lagalla.

Nel frattempo però quasi mezza città è senza energia elettrica. Il blackout ha colpito interi quartieri, da piazza Unità d’Italia alla zona del porto, da Ballaró a Brancaccio. Stessa situazione negli uffici dell’assessorato dei Beni culturali in via delle Croci dove i dipendenti sono fuori dalle stanze da stamattina. All’ospedale Civico di Palermo molti padiglioni sono senza energia elettrica da questa notte e Alcune sale operatorie non sono operative. Ieri un gruppo di residenti di Vergine Maria ha bloccato la strada per protesta. Anche a Palermo, così come accaduto a Catania nei giorni scorsi, le cabine elettriche non riescono a reggere il caldo estremo che da giorni affligge l’isola e i cavi interrati sono danneggiati.

Gli aggiornamenti da Catania

A Catania, che anche oggi è tra le città da bollino rosso, migliaia di cittadini sono senza energia elettrica e acqua da quattro giorni. Sono centinaia le chiamate giunte al numero di emergenza 095484000 in funzione h24 nel Centro operativo comunale di protezione civile di Catania. I cittadini chiedono assistenza e informazioni soprattutto connesse alla mancanza di energia elettrica e di acqua. I volontari sono al lavoro per alleviare i disagi della popolazione nei locali climatizzati approntati dal Comune nel complesso fieristico Le Ciminiere. 

Nella provincia un vasto incendio si è sviluppato nella pineta dei Monti Rossi di Nicolosi, costringendo le autorità ad evacuare un camping e altre strutture. Fiamme anche la Timpa di Acireale, area verde protetta, con le fiamme che si avvicinano alle frazioni marinare di Acireale. Vasti roghi sono in corso anche a Zafferana. Al lavoro, senza sosta, vigili del fuoco e personale del corpo forestale della Regione Siciliana. Per le aree di maggior rischio è stata già chiesta l’attivazione dei canadair per un intervento antincendio ad ampio raggio dall’alto.

Aeroporto di Catania: si passa a 10 voli l’ora, le ultime novità 

Nella giornata di ieri sono arrivate alcune novità sull’operatività dell’Aeroporto di Catania, principale scalo dell’isola e quinto aeroporto nazionale, che nella notte del 16 luglio è stato danneggiato da un incendio, isolando de facto una regione da 5 milioni di abitanti, con gli altri aeroporti che non riescono a reggere il carico. 

La piena operatività arriverà solo nella prima settimana di agosto. Nel frattempo, da oggi saranno effettuati 10 voli all’ora (5 partenze e 5 arrivi), “mentre da martedì primo agosto, quando entrerà in funzione la tensostruttura da 500 metri quadrati allestita dall’aeronautica militare, si potrà arrivare fino a quattordici. Il ritorno alla piena normalità si avrà qualche giorno dopo, non appena termineranno le operazioni di bonifica e ripristino del terminal A”, ha annunciato il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, al termine della riunione operativa organizzata e presieduta martedì all’aeroporto Fontanarossa. 

Le altre province

Situazione critica a Messina. Nel quartiere di Giostra e in particolar modo nel rione di Villa Lina, per tutta la notte i vigili del fuoco hanno lavorato per domare gli incendi che hanno sfiorato anche le palazzine e una scuola. Evacuate in via precauzionale oltre mille persone, Alcune sono rimaste intossicate. Diverse zone della città sono senza luce e acqua, con il Comune che ha inviato le autobotti nei quartieri più critici.

Un vasto incendio sta bruciando la riserva naturale di Pergusa, in provincia di Enna, mentre la viabilità risulta compromessa sulle principali autostrade dell’isola a causa di incendi divampati sulle autostrade Palermo-Catania, Palermo- Messina (A-20) dove un rogo ha danneggiato l’area di servizio Eni di Tindari, e Catania-Messina. Roghi anche a Siracusa e Trapani, dove ieri il fuoco è divampato in prossimità del parco archeologico di Segesta.

La Protezione Civile segnala per oggi, mercoledì 26 luglio, “pericolosità su Agrigento, Caltanissetta, Enna, Messina e Palermo”. Prevista pericolosità media a Catania, Siracusa, Ragusa e Trapani per ondate di calore.

Sicilia verso lo Stato d’Emergenza

La Sicilia, insieme ad altre quattro regioni in difficoltà, si avvia verso lo Stato D’Emergenza, richiesto dal presidente della Regione Renato Schifani. La decisione sarà presa dal Governo nell’ambito del Consiglio dei Ministri in programma per questa sera che dovrebbe approvare anche un decreto che darà il via alla Cassa Integrazione legata al clima. 

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