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Senato, via le false cooperative

Comincia a Palazzo Madama il cammino di due provvedimenti analoghi che hanno l’obiettivo di eliminare le finte cooperative con la cancellazione dall’Albo e l’occhio sulla legalità e sulla governance delle cooperative, oltre che sul fenomeno del massimo ribasso nelle gare d’appalto

Eliminare dal panorama delle cooperative quelle che non hanno i requisiti necessari. Al Senato due leggi – una della regione Lombardia e l’altra che  ha come primo firmatario Massimo Caleo del Pd – si pongono il medesimo obiettivo: il contrasto alle false cooperative.

In sostanza i testi, sostanzialmente analoghi, contemplano la sanzione della cancellazione dall’Albo delle cooperative italiane, istituito presso il Ministero dello sviluppo economico, per le imprese cooperative che non siano state sottoposte alle revisioni e ispezioni previste: la conseguenza sarà lo scioglimento per atto dell’autorità e la devoluzione del patrimonio ai fondi mutualistici per la promozione e sviluppo della cooperazione.

Se ne e’ iniziato a parlare in commissione Industria di Palazzo Madama, con la relazione del senatore pd Astorre. In particolare si invita a prestare attenzione anche ad altri fattori  che interessano il mercato e tutti i suoi attori. Tra questi, il fenomeno del massimo ribasso nelle gare di appalto che, inevitabilmente, favorisce le imprese che non rispettano i contratti collettivi nazionali di lavoro  sottoscritti dalle organizzazioni sindacali e datoriali più rappresentative; il tema della legalità; la “governance” delle cooperative, rafforzando la partecipazione dei soci ai processi decisionali delle loro  imprese, anche per fornire loro gli adeguati strumenti volti a rimuovere gli amministratori che, attraverso comportamenti illegittimi o non  autentici sotto il profilo mutualistico, danneggiano la cooperativa e i soci stessi. Nelle prossime settimane la commissione darà il via ad alcune audizioni informali.

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