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Sella (Assonime): “Un fisco per lo sviluppo”

Pubblichiamo una sintesi dell’intervento di Maurizio Sella, presidente di Assonime, al convegno organizzato a Milano da Assolombarda e dalla stessa Assonime sul “Fisco per lo sviluppo”: “Il rischio è che anche in campo fiscale, così come in altri settori dell’ordinamento, si oscilli tra pericoloso immobilismo e episodico superattivismo”.

Sella (Assonime): “Un fisco per lo sviluppo”

Il tema del Convegno odierno attiene al ruolo del fisco nella ripresa dell’economia e nel progetto di sviluppo del nostro Paese. Il rischio è che anche in campo fiscale, così come in altri settori dell’ordinamento, si oscilli tra un immobilismo pericoloso e un superattivismo fatto di iniziative episodiche e non coordinate tra loro. Basti considerare, da un lato, le vicende della recente delega fiscale e, dall’altro, il tema della spending review e degli incentivi fiscali.

La delega fiscale è molto importante per il mondo delle imprese. Si differenzia da precedenti iniziative perché non persegue una risistemazione organica della materia né tanto meno una codificazione; obiettivi, questi, senz’altro apprezzabili ma che avrebbero richiesto troppo tempo e impegno, con il rischio di fare naufragare il progetto. L’intento della delega è, più semplicemente, quello di risolvere alcune questioni di immediata rilevanza sulle quali il sistema impositivo si è da tempo arenato e, ciò facendo, di fondare su nuove basi di certezza e trasparenza il rapporto tra contribuenti e fisco. Rispondono a questa impostazione: la sistemazione organica della disciplina degli incentivi fiscali, espungendo quelli obsoleti e settoriali; la non più procrastinabile revisione delle rendite catastali, caratterizzate da un’evidente sperequazione tra accatastamenti recenti e remoti; la razionalizzazione delle regole di determinazione del reddito di impresa, con particolare riguardo alla disciplina impositiva delle operazioni transfrontaliere, per adeguarla alle best practices internazionali. Soprattutto, la delega offre gli strumenti per ridare certezza e prevedibilità al rapporto tributario, promuovendo al contempo una maggiore collaborazione tra fisco e contribuente e una maggiore proporzionalità del sistema sanzionatorio.

Questi aspetti sono intimamente connessi tra loro; l’attuazione della delega potrebbe essere effettivamente in grado di segnare un cambiamento di rotta profondo. Ebbene, nonostante il generale riconoscimento della validità degli obiettivi e della essenzialità della proposta, la delega fiscale è bloccata in Parlamento da più di un anno dalla presentazione del relativo disegno di legge, e solo in questi giorni si registra finalmente la ripresa del suo cammino parlamentare.Intanto assistiamo, viceversa, nel sistema degli incentivi, al susseguirsi delle più svariate iniziative legislative, senza un disegno d’insieme e in contrasto con l’esigenza, pur unanimemente riconosciuta, di semplificare e ridurre le agevolazioni fiscali, anche alla luce della massiccia evidenza empirica che ne conferma il carattere precipuamente distorsivo.


Allegati: Intervento in Assolombarda del Presidente Maurizio Sella_3 febbraio 2014_WEB VERSION.pdf

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