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Sanzioni, deflazione e Wall Street indeboliscono le Borse: Milano balla sulla parità ma Mps vola

L’avvio delle sanzioni anti-Russia, il rinnovato allarme del presidente della Bce sulla debolezza della crescita e la debole apertura di Wall Street pesano sui listini europei – Piazza Affari attorno alla parità – In ribasso Ubi, Fiat, Cnh, Pirelli, Autogrill e Bpm – Balzo in avanti invece di Mps dopo il rimpasto del cda – Cade l’oro

Sanzioni, deflazione e Wall Street indeboliscono le Borse: Milano balla sulla parità ma Mps vola

Chiusura di settimana debole per le Borse europee, poco mosse in attesa delle evoluzioni sul fronte geopolitico dopo la pubblicazione oggi delle sanzioni della Ue alla Russia e del voto sull’indipendenza della Scozia del 18 settembre.

Milano chiude in calo dello 0,10%, penalizzata anche dalla produzione industriale italiana, che è tornata a scendere: il dato di luglio è in calo dell’1,0% su giugno, quando era stato registrato un rialzo, e dell’1,8% nel confronto annuo (corretto per il calendario). E’ il ribasso annuo più marcato da settembre 2013, ovvero da 10 mesi. L’indice destagionalizzato torna indietro di oltre cinque anni, toccando il livello più basso dall’aprile del 2009. 

Nell’eurozona invece la produzione industriale è cresciuta mediamente dell’uno per cento rispetto al mese precedente e del 2,2% sul luglio 2013. Nell’insieme Ue gli incrementi sono stati pari rispettivamente allo 0,7% e al 2%. Il Paese Ue con i risultati peggiori è comunque la Danimarca: -4,7 su mese e -6,4% su anno.

“Non vedremo crescita significativa senza misure strutturali”, ha detto oggi Mario Draghi, presidente della Bce, intervenendo all’Eurogruppo in corso a Milano. Draghi ha anche spiegato che il programma di acquisto di Abs partirà anche senza garanzie da parte degli stati perché sarà rivolto all’acquisto di bond senior, di alta qualità. Solo nel caso il programma venga esteso al debito mezzanino, allora potranno essere richieste garanzie che comunque molte istituzioni europee stanno già provvedendo a emettere”. Draghi ha spiegato che il programma di acquisti sarà “considerevole” ma non ha fornito una stima precisa.

Lo spread Btp bund ha chiuso in calo a 142 punti base. Oggi Le aste per gli specialisti di BTp a 3, 7 e 15 anni sono andate deserte. Erano in palio 375 milioni di titoli triennali, altrettanti settennali e 300 milioni di buoni a15 anni ma non sono state inviate richieste alla Banca d’Italia.

Intanto si addensano nubi anche sul Venezuela dopo l’Argentina: a metà ottobre scadono 6 miliardi di dollari di titoli di Stato e il mercato inizia a temere che il Governo non li possa pagare.

Poco mossi anche gli altri listini europei: Londra +0,11%, Madrid +0,02%, Francoforte -0,41% e Parigi +0,2%.

Anche Wall Street non offre sostegno e procede in territorio negativo: Doew Jones -0,32%, S&P500 -0,4% e Nasdaq -0,36%. Vola però Ebay (+4%) sulla scia delle speculazioni sulla possibilità che Google possa acquistare una quota della società. Al contrario la tensione tra Russia e Ucraina con le relative sanzioni penalizza il colosso energetico Exxon. A pesare è il rischio che le sanzioni blocchino l’accordo da 3,2 miliardi di dollari con Rosneft nel mar Artico. Nel frattempo il petrolio Wti sale dello 0,33% a 93,14 dollari al barile. Sale anche il cambio euro/dollaro a 1,2954 (+0,22%). L’oro è inflessione dello 0,5% a 1.233 dollari l’oncia.

Sul fronte macroeconomico gli Usa hanno registrato alcuni dati positivi: l’indice del Michigan, che misura il sentiment delle famiglie, è salito a settembre a 84,6 punti, oltre le attese degli analisti. In agosto negli Stati Uniti le vendite al dettaglio sono cresciute dello 0,6%, sostanzialmente in linea con le attese degli esperti. In linea con le stime anche le scorte di magazzino delle aziende sono cresciute dello 0,4% rispetto a giugno, quando erano aumentate della stessa entità.

A Piazza Affari si mette in evidenza Wdf (+3,04%) grazie ai dati del traffico aeroportuale in Spagna e Uk mentre Autogrill cede lo 0,99%. Bene anche Mps (+2,87%) all’indomani delle dimissioni di due consiglieri in quota alla Fondazione Mps che permette l’ingresso dei rappresentanti dei nuovi soci esteri. Il resto del comparto bancario si muove in calo con Unicredit (-0,32%), Intesa (-0,98%), Bpm (-0,7%), Ubi Banca (-1,16%). 

In evidenza poi Stm (+2,17%), Buzzi Unicem (+2,08%) e Tod’s (+1,56%). In fondo al Ftse Mib Pirelli cede l’1,43% trascinata al ribasso dal calo accusato da Michelin con la flessione del mercato dei pneumatici ad agosto, Cnh -1,27%, A2A -1,25%, Fiat -1,19%.

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