Condividi

Salone del Mobile 2023: arrivi in massa da Cina e Usa e biennale Euroluce. Ecco tutte le novità e tendenze

Sta per partire la nuova edizione 2023 del Salone del Mobile (Milano, 18-23 aprile). La presidente Maria Porro spiega tutte le novità del 2023. Per la prima volta il Salone del Mobile si svolgerà su un unico piano. Ecco le nuove tendenze

Salone del Mobile 2023: arrivi in massa da Cina e Usa e biennale Euroluce. Ecco tutte le novità e tendenze

Maria Porro, presidente del Salone del Mobile, ha avuto ragione, e con lei i vertici del Salone e della FederlegnoArredo (FLA) nell’aver fortemente voluto e messo in opera l’innovativo progetto dello studio Lombardini22 per l’edizione 2023 del Salone del Mobile (Milano, 18-23 aprile).

La nuova formula espositiva spalmata su un solo piano, con spazi più compatti, e per le aree speciali come Euroluce, su un layout a loop che mette in vista e alla pari gli espositori, è pronta al via, circondata da un clima di attesa straordinario con i suoi quasi 2 mila espositori. E sarà caratterizzato dall’arrivo in massa, come ai tempi d’oro ante-Covid, degli operatori da tutto il mondo, compresa la Cina e soprattutto – rivela Maria Porro – con numeri eccezionali per quanto riguarda i grandi buyer nordamericani. “È anche il risultato del nostro road show di presentazione in America, Asia, Europa della nuova formula espositiva”.

Una scelta coraggiosa che, dopo i grandi cambiamenti indotti dal lungo lockdown del Covid-19, era inevitabile, perché molte aziende e soprattutto le PMI, avevano scoperto le fiere virtuali con il contorno di webinar e l’interattività del mondo virtuale e digitale, assai meno costose di quelle reali. La ripresa delle esposizioni tradizionali ha solo parzialmente recuperato, in alcuni Paesi, le tante PMI che hanno rinunciato a essere presenti.

Al Salone 2023 non mancheranno le Pmi, attratte dalla biennale Euroluce

Come hanno risposto le PMI all’evento di Milano? “In modo positivo perché la formula che abbiamo presentato è su misura delle loro esigenze e delle loro richieste e meno dispersiva di quella tradizionale – risponde Porro – ma vorrei sottolineare che è la biennale Euroluce la vera nuova impostazione, in grado di valorizzare le PMI rendendole più visibili”. Questo progetto decisamente originale sta sollevando interesse – e qualche polemica – dettando inevitabilmente le tendenze nel settore delle fiere tant’è vero che il 17 aprile arriverà a Milano il vertice della associazione dei produttori e importatori dei prodotti per la casa – la potente National Kitchen+Bath Association (NKBA,15mila aziende associate) che organizza ogni anno la prima esposizione nordamericana del settore il KBIS, Kitchen & Bath Industry Show. “Ma siamo anche i primi ad adottare in modo così capillare un sistema digitale che consentirà una facile e nuovissima navigazione sullo smartphone per ogni visitatore, e ogni azienda con il QRcode potrà guidare gli operatori personalizzando la ricerca e il percorso verso lo stand”.

Salone del Mobile 2023: quali saranno i grandi temi della nuova edizione?

Nessuno meglio di Maria Porro che, tra l’altro, appartiene ad una azienda famigliare fra le primissime a sposare l’eleganza essenziale del design italiano, può indicarceli. Tenendo conto che solo durante e dopo il Salone sarà possibile fare il punto delle macro-tematiche. Uno dei trend più vistosi è quello delle riedizioni dei “pezzi” storici, che saranno presenti in molti stand, anche nel Fuori Salone. Inevitabile chiedere a Maria Porro se si tratta di nostalgia, di autocelebrazione o di una certa carenza di ispirazione. “Bella domanda – risponde – credo che lo scopo sia di valorizzare la storia dell’azienda ma l’innovazione è fondamentale. Ricordo a proposito la frase di Enzo Mari: ‘giovane designer cerca imprenditore coraggioso’. Ed è proprio di questo continuo dialogo che ha da sempre connotato il nostro settore, che sentiamo la necessità. Non è casuale che abbiamo voluto collegare il Salone Satellite, dedicato ai giovani progettisti (con ben 27 scuole di design da tutto il mondo), a Euroluce, presentando, per la prima volta, gli oltre 80 progetti delle scorse 24 edizioni diventati poi prodotti di successo. E anche questo conferma l’unicità del nostro Salone. Quella unicità che l’architetto Mario Botta, a proposito della nuova architettura della città, ha di recente definito come espressione di una inconfondibile milanesità”.

Guardiamo ora alle tendenze che il Salone detterà in questa edizione, la prima delle quali è un diffuso, generalizzato minimalismo. Secondo alcuni ne risulterebbe una certa omogeneizzazione sia pure verso l’alto di gamma. Maria Porro rifiuta questa interpretazione. “La ricerca della purezza è profondamente radicata nel percorso del design italiano e questa ricerca dell’essenzialità crea comfort, calore, bellezza, tutti elementi che costituiscono la specificità italiana”.

Outdoor, il nuovo successo del mobile italiano

“Un’altra tendenza in grande crescita – aggiunge Maria Porro – anche questa molto italiana, è quella delle tantissime proposte per l’outdoor”. Dimenticando però i banali e bruttini arredi che sole e pioggia scoloriscono. L’outdoor italiano – e gran parte delle aziende ha realizzato collezioni importanti – è sontuoso, perfetto, hi-tech, ineccepibile, ma adatto anche al mini balcone. Un successo mondiale dovuto al fatto che dopo la clausura del Covid ha fatto schizzare del 30-50% in tutti i paesi i prezzi delle casa con uno spazio, anche minimo, esterno. “Così come si vedrà la domotica integrata negli arredi ma soprattutto nei progetti per la luce che saranno esposti a Euroluce. Sono progetti legati non solo alle tecnologie digitali ma anche a studi nel campo delle neuroscienze che creano atmosfere e mobili luminosi e illuminanti”.

La ricerca estetica si sposa da sempre in Italia a quella tecnologica anche perché la filiera FLA importa ben l’80% del legno che impiega per la produzione e dunque deve costantemente ricercare utilizzi sofisticati di legni riciclati più volte, vecchi o addirittura provenienti dalle dismissioni delle traversine ferroviarie. E con un esempio di queste nuove fonti per i progettisti e i mobilieri che anticipiamo, eccezionale e unico: Vivarium ospita esempi di StoneOak® e una Limited Edition composta dai rarissimi StoneElm, MarbleAsh e Medullary, legni millenari di straordinaria bellezza, letteralmente estratti dal cuore della terra, dove cinquemila anni fa sono sprofondate foreste intere. Una collezione, esclusiva per qualità tecniche ed estetiche, dedicata ad architetti, designer e aziende che vogliano misurarsi con questi materiali rari e preziosi.

Salone del Mobile 2023: sempre più sostenibilità

Da qualche anno i parametri di eco sostenibilità dei manufatti del legno italiani hanno raggiunto primati pari se non superiori a quelli tedeschi. Da qui derivano il consolidarsi e l’aumento delle vendite sui mercati europei, certamente più attenti alla protezione ambientale rispetto agli altri mercati. Ma già lo scenario sta cambiando in tutto il mondo: più della metà dei consumatori a livello mondiale-come riporta l’autorevole Twice.compagherebbe di più per prodotti sostenibili secondo una ricerca Accenture del 2019. Un sondaggio del 2022 del Conference Board indica che oltre il 70% degli intervistati della generazione Z afferma che le azioni di un marchio sul clima influenzano le loro scelte di acquisto. Le aziende si stanno già attrezzando, persino negli USA, costrette dai consumatori che vogliono avere informazioni sull’ubicazione delle fonti dei materiali, i tipi di utilizzo della manodopera o le emissioni di carbonio.

Contactless il trend del momento

È un trend inarrestabile che si collega alla richiesta della massima igiene, e al Salone vedremo novità davvero speciali sull’immaterialità dei comandi, secondo un trend mondiale che è bene sottolineare, deriva sempre dalle nuove esigenze dei consumatori dopo il lungo lockdown del Covid. E registrato anche all’ultima edizione del KBIS di Las Vegas (competitor del Salone di Milano): Kohler per esempio aveva presentato il rubinetto sospeso, telecomandabile, che scende ed avendo un braccio flessibile e orientabile a 180 gradi, è disponibile dove occorre senza creare spruzzi intorno oppure il soffione ad aggancio magnetico al braccio della Moen per una frequente pulizia o ancora lo specchio che si accende e si spegne al gesto della mano o i cassettoni Reverso della cucina che si aprono nei due sensi – l’ideale per l’isola – che si manovrano sfiorandoli.

Mercato italiano del mobile: previsioni 2023 in crescita del +5%

Questo il messaggio, supportato dall’indagine condotta dal Centro Studi su un campione rappresentativo di aziende, che Claudio Feltrin, presidente di FLA, renderà noto a breve a proposito delle previsioni di crescita –perché sempre di crescita si parla per la filiera – del 2023. “Sarà l’anno dell’assestamento in cui dovremo dimenticarci gli incrementi a doppia cifra del biennio precedente dichiarerà – un +5%, trainato soprattutto dall’export. Il mercato interno potrebbe risentire della politica di stop and go sui bonus edilizi, anche se non parlerei di vera e propria frenata dell’edilizia e del suo indotto che avremo invece a partire dal ’24. Il 2023 sarà anno della normalizzazione. Ripartiranno investimenti per digitale, transizione ecologica, risorse umane e internazionalizzazione”.

Francia, primo compratore di mobili italiani

E dopo i primi anticipi comunicati in febbraio ecco i consuntivi finali sul 2022 del Centro Studi che verranno comunicati a ridosso del Salone: 68mila imprese – pari al 14,9% del totale manifatturiero – 298mila addetti – pari all’8% del totale – un fatturato alla produzione di 56,5 miliardi di euro – pari al 4,6% totale – e un incremento del 12,6% rispetto al 2021. Di questo +12,6% molto si deve all’impennata dell’export con il botto del mercato Usa a +25,5%, la Cina stabile al 7° posto, la Russia che arretra, ma con Medio Oriente e India che, in base agli ordinativi, cresceranno a ritmi ancor più rapidi. Ma è sempre la Francia il primo compratore del Made in Italy della casa, seguita dalla Germania e dagli Usa. Sono i mobili i prodotti più significativi della filiera del Legno-Arredo ad avere il primato delle vendite all’estero, ma con una “sana” progressione perché comune a tutti i comparti compresi i componenti.

Commenta