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Saccomanni: “A gennaio mini-Imu da 400 milioni”

Il ministro dell’Economia, nel corso di un’audizione al Senato, ha spiegato la necessità della copertura della parte residua della seconda rata Imu: i cittadini dovranno versare il 40% del maggior gettito atteso nei comuni che hanno alzato le aliquote – Il contributo di 400 milioni dovrà essere versato il 16 gennaio – Riforma dei dividendi di Bankitalia.

Saccomanni: “A gennaio mini-Imu da 400 milioni”

La copertura della parte residua della seconda rata Imu che i contribuenti italiani dovranno versare il 16 gennaio si attesterà intorno ai 400 milioni di euro. A dirlo è il ministro dell’Economia Fabrizio Saccomanni, nel corso di un’audizione in Senato. La scadenza della mini-Imu, che riguarda quei comuni che hanno deciso di intervenire al rialzo sulle aliquote per salvaguardare i propri bilanci, “è stata fissata – dichiara il ministro – il più tardi possibile compatibilmente con la necessità di contabilizzare le entrate nel 2013”.

L’eliminazione dell’Imu, per un valore di 2,16 miliardi di euro, era costata una pesante ricaduta sul sistema finanziario. Per spiegare la necessità di adottare questa misura Saccomanni ha fatto riferimento alla soglia del 3% del deficit, e alla necessità di coperture adeguate: “Per un Paese ad alto debito – ha dichiarato il ministro – il consolidamento dei conti è condizione necessaria. Raggiungere i risultati è interesse prioritario per l’Italia. A fronte della decisione politica di abolire la seconda rata non vi erano alternative. Abbiamo dovuto individuare adeguate e solide coperturei.

Saccomanni ha poi affrontato il tema della riforma della Banca d’Italia, con il cambiamento del regime dei dividendi: “Da un dividendo piccolo ma potenzialmente senza limiti si passa a un dividendo maggiore ma con un tetto fisso garantendo quindi un automatico rafforzamento della base patrimoniale della Banca”. Secondo la riforma il dividendo massimo che Palazzo Koch pagherà ai partecipanti è di 450 milioni di euro.

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