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Roma diventa la capitale degli economisti: dalla Banca d’Italia alla Sie

I maggiori accademici italiani (ma anche internazionali) in campo economico si trovano in questi giorni, casualmente, nella stessa città. Una parte è riunita al grande convegno a Palazzo Koch, l’altra alla riunione annuale della società degli economisti.

Roma diventa la capitale degli economisti: dalla Banca d’Italia alla Sie

Ha inizio oggi il ritrovo annuale della Società italiana degli economisti (Sie), presieduta da Alessandro Roncaglia, il pupillo di Sylos Labini. Due giorni di lavori intensi e presentazioni di ricerche che affrontano temi che spaziano dall’immigrazione alla demografia, da studi sul welfare a problemi del mercato del lavoro, da proposte di sviluppo sostenibile a teorie metodologiche. Bastano i nomi di alcuni degli oltre 200 partecipanti: Giovanni Ferri, uno dei massimi esperti italiani sulle agenzie di rating, già in Banca d’Italia e alla Banca Mondiale, Fulvio Coltorti, storico direttore dell’area ricerca di Mediobanca, Michele Fratianni, docente di politica monetaria all’Università dell’Indiana e all’Università Politecnica delle Marche e già membro del team di consiglieri economici della casa Bianca ai tempi della presidenza Reagan, Paolo Onofri di Prometeia e Marcello De Cecco, economista dell’università Normale di Pisa.

Ma in questi stessi giorni si sta svolgendo in parallelo il convegno annuale di Bankitalia. Due giorni fa il governatore Mario Draghi ha aperto il meeting esortando l’Italia a puntare sulla crescita “il più presto possibile”, ricordando che gli aiuti internazionali non continueranno per sempre. Ma molte altre figure sfileranno in via Nazionale: tra i nomi ricordiamo i professori dell’università Bocconi Francesco Giavazzi e Fabrizio Onida, il docente di Storia economica a Oxford Kevin O’Rourke, il segretario generale di Bankitalia Salvatore Rossi.

Tre giorni per presentare la prima grande ricerca internazionale sullo sviluppo dell’economia italiana negli ultimi 50 anni. Si tratta di 20 lavori, ognuno dei quali tocca un aspetto specifico del tema, offrendo nuovi spunti di riflessione sui successi e i fallimenti delle imprese italiane, dei lavoratori, dei governi e della società civile rispetto alle sfide dell’economia globale che si sono susseguite nell’ultimo mezzo secolo. Il direttore generale Fabrizio Saccomanni tirerà le somme dei risultati (sabato 15 parlerà direttamente dalle pagine di FIRSTonline), che aiuteranno a riflettere sulle ragioni profonde delle insoddisfacenti risposte dell’economia italiana ai cambiamenti del quadro economico internazionale degli ultimi venti anni.

Guarda il programma del convegno della Sie e di Bankitalia  

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