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Rientro capitali, Capezzone: “il provvedimento arriverà entro l’estate”

Il presidente della commissione Finanze alla Camera Daniele Capezzone assicura che il nuovo testo sul rientro dei capitali illecitamente portati all’estero sarà pronto nel giro di tre mesi – Il provvedimento, stralciato dal decreto legge dello scorso 28 gennaio dovrebbe scattare una volta convertito il vecchio dl, che scade il prossimo 28 marzo

Rientro capitali, Capezzone: “il provvedimento arriverà entro l’estate”

Il controesodo arriverà entro l’estate. Non si tratta dei soliti milioni di italiani in coda, ma, semmai, dei milioni di euro fuggiti in lidi più o meno esotici. Daniele Capezzone, presidente della commissione Finanze della Camera, ha assicurato che il nuovo testo sul rientro dei capitali illecitamente portati all’estero sarà pronto nel giro di tre mesi.

L’iter del provvedimento, stralciato dal decreto legge dello scorso 28 gennaio, dovrebbe scattare una volta convertito il vecchio dl – che scade il prossimo 28 marzo – per poi ottenere l’ok in 90 giorni. Intanto oggi Montecitorio approva una norma transitoria sulla voluntary disclosure, per salvare le “alcune decine” di istanze già presentate.

Tutto dovrebbe procedere rapidamente. Il sottosegretario all’Economia Enrico Zanetti, ha assicurato che il Governo “ha accolto positivamente l’invito provieniente dai gruppi e della Commissione per lo stralcio. Non perché avesse un giudizio negativo sulla misura, che anzi ritiene importante, né sul testo, per quanto ritiene che sia perfettibile alla luce delle audizioni che si sono tenut; ma per poter sviluppare nel modo più armonico possibile il dibattito su quello che ribadisco costituisce un provvedimento comunque importante, da adottarsi in tempi rapidi”.

“Senza alcun cedimento a logiche condonizie, il nuovo testo deve essere in grado di impostare un patto onesto tra lo Stato e i contribuenti che decidono di aderirvi – commenta Capezzone – e soprattutto essere davvero in grado di garantire un buon gettito. Per questo la mia proposta raccoglie le sollecitazioni emerse durante le audizioni da parte degli esperti e degli operatori di settore e spero possa diventare il testo base su cui scrivere il nuovo disegno di legge”.

L’iter sarà rapido, ma l’identikit della voluntary disclosure è ancora da disegnare. Due le proposte sul tavolo: quella di Capezzone e quella dei relatori di maggioranze, che riprende il testo dell’articolo stralciato dal decreto del governo Letta. L’obiettivo, in ogni caso, è rendere l’autodenuncia appetibile per contribuenti e professionisti.

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