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Renzi: “Non accettiamo lezioncine di morale dai tedeschi”

Il capogruppo del Ppe, il tedesco Manfred Weber, si è scagliato contro la flessibilità chiesta da Renzi: “I debiti non creano futuro, lo distruggono” – Il premier italiano ha replicato che “l’Italia non accetta lezioni di morale” e che nel 2003 alla stessa Germania fu concesso di sforare i limiti di bilancio – Il Fiscal Compact, però, non è in discussione.

Renzi: “Non accettiamo lezioncine di morale dai tedeschi”

Dopo aver inaugurato il semestre italiano di presidenza europea e aver disertato la conferenza stampa a Strasburgo con i giornalisti di tutto il continente, il premier Matteo Renzi è atterrato ieri sera direttamente nel salotto di Bruno Vespa. “L’Italia vivrà il semestre con coraggio e orgoglio – ha detto –, basta alle lezioncine: le regole le rispettiamo, non sforiamo niente, ma non andiamo col cappello in mano”.

Dall’Europa, però, arriva un fuoco incrociato. Il nuovo capogruppo del Ppe, il tedesco Manfred Weber (della Cdu, lo stesso partito della cancelliera Angela Merkel), si è scagliato contro la flessibilità chiesta da Renzi, affermando che “i debiti non creano futuro, lo distruggono”, perciò “dobbiamo continuare” sulla linea del rigore, anche perché “l’Italia ha il 130% di debito pubblico… Dove prendete i soldi?”.

Da Porta a Porta il Presidente del Consiglio ha replicato che “l’Italia non accetta lezioni di morale. E’ vero abbiamo ha un debito molto alto, ma è anche vero che ha una ricchezza privata quattro volte superiore. Saremo felici di fare del nostro semestre un’occasione di discussione, ma chi brandisce l’arma del pregiudizio sull’Italia sbaglia, è un atteggiamento da respingere al mittente”.

Quanto alla flessibilità, “se Weber parlava a nome della Germania – ha aggiunto –, gli ricordo che durante la scorsa presidenza italiana ci fu un Paese cui non solo fu concessa flessibilità, ma anche di violare i limiti ed essere oggi un Paese che cresce. Questo Paese era la Germania. Non sono l’Italia e la Francia a chiedere diverse regole del gioco, a noi vanno bene”. 

Con queste ultime parole, Renzi ha risposto indirettamente anche al premier olandese Mark Rutte, il quale ieri aveva rivelato come nel corso dell’ultimo vertice Ue Olanda e Germania abbiano fermato il tentativo di Francia e Italia di ammorbidire le regole di bilancio del Fiscal Compact, che in effetti è stato poi riconfermato in ogni sua parte.

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