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ProWein: il vino italiano, presente in forze alla più importante fiera internazionale del settore

Dal 17 al 19 marzo i player del mercato mondiale confluiranno nella città tedesca per incontrare 74.000 espositori di tutti i continenti. L’Italia con 1.700 espositori è il Paese maggiormente rappresentato. Attesi oltre 700.000 visitatori

ProWein: il vino italiano, presente in forze alla più importante fiera internazionale del settore

Tutto il mondo del vino mondiale, degli spiriti, delle birre, si da appuntamento a Dusseldorf dal 17 al 19 marzo per Prowein la più importante fiera internazionale del settore che festeggia quest’anno i suoi 25 anni di attività con numeri da capogiro (74.194 espositori, 64 Nazioni rappresentate, 711.942 visitatori e 843.427 mq netti di superficie espositiva). L’Italia, Paese maggiormente rappresentato con oltre 1700 espositori schiererà il suo patrimonio enologico in due padiglioni
Il 15 e il 16 dove saranno presenti produttori provenienti da tutti i principali territori del vino. Non basta, il nostro Paese confermando la propria posizione di leadership ha già avanzato richiesta di arrivare nei prossimi anni ad un ampliamento degli spazi tricolore in fiera. Ciò al fine di consolidare ulteriormente il brand Italia e le sue peculiarità non solo in Germania, sbocco fondamentale dove il nostro Paese copre il 36% del totale import, ma anche nel resto d’Europa e soprattutto in Asia, target privilegiato, quest’ultimo, del big player fieristico tedesco che, oltre alla Cina, ora guarda anche all’India.
“Sulla scia del boom di ProWine China e ProWine Asia – spiega Marius Berlemann, direttore della Prowein, Roma – stiamo attenzionando il subcontinente indiano come nuovo potenziale obiettivo, pur consapevoli che si tratta ancora di un percorso tutto da scrivere. Ma intanto la nostra strategia di crescita resta principalmente incentrata sulla tre giorni di Düsseldorf, il che significa soprattutto potenziare gli aspetti logistici per offrire la più efficiente piattaforma d’affari al mondo. Se dopo un quarto di secolo siamo universalmente riconosciuti come punto di riferimento per il settore a livello internazionale”. Un approccio vincente per il direttore della Prowein che cita proprio l’esempio dell’Italia “come case history di successo, il cui contributo aumenta di edizione in edizione consolidando un legame per noi prezioso. E per confermare questi risultati anche nei prossimi anni continueremo a investire sull’internazionalizzazione, sul perfezionamento della macchina organizzativa e sulla qualità dei contenuti, così da porre solide basi per futuri ampliamenti sia degli spazi fieristici che del nostro raggio d’azione”.
Dalla nuova cultura dell’aperitivo improntata sul ‘No Waste’ ai ‘Vini d’altura’, saranno diverse le tendenze e le novità al centro dell’edizione 2019, che si prepara ad aprire i battenti di 10 padiglioni per ospitare tutte le principali regioni vitivinicole del mondo, insieme a 400 produttori di liquori e a 40 iconiche maison dello Champagne presenti con oltre 150 etichette nella Lounge dedicata.
A strizzare l’occhio al tema della sostenibilità sarà in particolare la fizzz Lounge con lo slogan “Zero rifiuti: totale riciclaggio dietro al bancone” per sensibilizzare ad un uso razionale delle materie
prime e ad un’ottimizzazione del ciclo produttivo, utilizzando tutte le parti di un frutto e riciclando in modo intelligente. Nel padiglione 7.0 infatti i visitatori potranno assaggiare cocktail ad alto tasso creativo e assistere alla messa in opera di tali principi.
Ad arricchire l’area, inoltre, la mostra speciale “same but different” sulle bevande artigianali (birre, liquori e sidri) che torna per la seconda volta, sempre nel padiglione 7.0. accanto alla fizzz Lounge, ma con il doppio degli espositori (oltre 100 da 22 Paesi) rispetto al 2018. Sarà l’occasione per toccare con mano i migliori craft drinks del pianeta e quelli più in voga del momento, in arrivo da Germania, Belgio, Francia, Grecia, Italia, Austria e Inghilterra, ma anche dalle aree scandinave e baltiche (Estonia, Finlandia, Lettonia, Norvegia e Svezia) e da oltreoceano (Canada, Messico, Perù e Stati Uniti).
Per conoscere le tendenza in campo enoico bisognerà invece spostarsi nel ProWein Forum, dove i due ‘talent scout’ Stuart Pigott e Paula Sidore condurranno diversi tasting che verteranno su vini d’altura, field blends, vini in lattina e varietà emergenti come Chenin Blanc e Gamay (domenica 17 e lunedì 18 marzo dalle ore 18.00 alle 19.00, padiglione 10). E se la grande Area Degustazione punterà i riflettori sulle etichette vincitrici dell’edizione primaverile di MUNDUS VINI, la Organic
Lounge darà invece ampio spazio ai vini biologici, ospitando i produttori top e le principali associazioni internazionali.
“Saranno oltre 500 le iniziative che animeranno i dieci padiglioni della fiera – aggiunge Nicole Funke, Senior Project Manager e membro del team della ProWein – tra degustazioni guidate, masterclass e incontri. Ad arricchire il tutto anche gli eventi serali targati ProWein goes City che si svolgeranno in 60 location sparse per Düsseldorf. E come ogni anno tracceremo le linee guida per il futuro del settore con il Business Report della ProWein, realizzato anche per la terza edizione con il supporto
dell’Università di Geisenheim. Un’analisi che dal suo esordio nel 2017 ad oggi ha già registrato un +60% in termini di partecipanti, coinvolgendo i più importanti player dell’intera filiera che con il loro punto di vista hanno contribuito a fare di questo studio il più vasto indicatore

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