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PRIVATIZZAZIONI – Fs e Poste si muovono: le prime novità entro il 2015

I due giganti pubblici – Fs e Poste italiane – che il Governo vuol privatizzare tra il 2015 e il 2016 si muovono verso l’approdo al mercato – Con la nomina degli advisor del Tesoro la privatizzazione delle Ferrovie dello Stato compie un passo avanti mentre l’ad delle Poste, Francesco Caio, annuncia che entro l’anno scatterà l’Ipo per portare il 40% in Borsa

I due giganti pubblici – le Ferrovie dello Stato e le Poste italiane – che il programma del governo Renzi ha messo in cima alle privatizzazioni si muovono verso l’approdo al mercato.

Per il collocamento di Fs il Tesoro ha nominato i suoi advisor, che sono la Bank of America e lo studio Cleary Gottlieb Steen & Hamilton. Domani i nuovi consulenti saranno al Tesoro per una prima riunione tecnica mentre settimana prossima si riunirà la task force ministeriale con la partecipazione del presidente di Fs Marcello Messori e dell’ad Michele Mario Elia.

L’obiettivo del Tesoro, d’accordo con Fs, è di arrivare alla privatizzazione entro i primi mesi del 2016 ma il primo passo da compiere è scegliere le modalità della privatizzazione che dovrebbe riguardare il 40% del gruppo.

Anche l’altro gruppo pubblico, le Poste italiane, si sta intanto muovendo verso la privatizzazione. Dopo la presentazione del nuovo piano industriale, l’ad Francesco Caio ha annunciato che l’Ipo sul 40% del gruppo dovrebbe avvenire nell’ultima parte dell’anno.

Con la doppia privatizzazione il Tesoro si ripropone di fare cassa per migliorare i conti pubblici ma anche di portare più mercato nel cuore dello Stato.

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