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Popolare Etruria, bancarotta: arrivano le prime condanne

Condannati a 5 anni l’ex presidente e l’ex direttore generale ma il processo non è ancora finito – Ci sono altre 26 indagati – Si ridimensiona il caso del padre dell’ex ministro Elena Boschi

Popolare Etruria, bancarotta: arrivano le prime condanne

Cinque anni di carcere all’ex presidente Giuseppe Fornasari e all’ex direttore generale Luca Bronchi, due anni all”ex vicepresidente Alfredo Berni e un anno all’ex consigliere Rossano Soldini: sono le prime condanne per bancarotta piovute sul capo degli ex vertici della Banca Popolare dell’Etruria e del Lazio. Per i quattro imputati che avevano chiesto il rito abbreviato il Giudice per l’udienza preliminare ha accolto pienamente le richieste del pool di magistrati aretini che hanno indagato sul crack della Popolare.

Il processo per bancarotta, che si conclude dopo tre anni di indagini sul crack per mala gestio per chi aveva scelto il rito abbreviato, non è l’unico a carico degli ex vertici della Popolare dell’Etruria ma è certamente il più corposo rispetto a filoni giudiziari minori. Il procedimento principale vede ancora sul banco degli imputati altri 26 tra amministratori, imprenditori e professionisti toscani accusati a vario titolo di aver svuotato le casse della banca.

Si ridimensiona invece il caso di Pier Luigi Boschi, l’ex vicepresidente della Popolare Etruria e padre dell’ex ministro Elena Boschi, che fu al centro di una durissima battaglia politica sollevata dai Cinque Stelle e dalla Lega, e che è stato finora prosciolto da tutte le accuse tranne quella legata alla liquidazione da 700 mila euro all’ex dg Bronchi per il quale l’accusa di distrazione patrimoniale non è ancora stata formalmente archiviata.

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