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Plastica: successi e fatturati per l’industria del riciclo. Un 2022 boom, ma i costi dell’energia si fanno sentire

Le aziende del riciclo di plastica vanno bene e si affermano in Europa. Buoni bilanci nel 2022 ma con costi energetici all’insù. Nuova acquisizione di Iren

Plastica: successi e fatturati per l’industria del riciclo. Un 2022 boom, ma i costi dell’energia si fanno sentire

Le imprese che riciclano la plastica in Italia hanno il respiro lungo. Il fatturato nel 2022 è cresciuto ​del 18% ma sono sotto stress per i costi dell’energia. L’associazione di categoria – Assorimap – ​ ha presentato il Rapporto per il 2022 e dichiarato un fatturato  ​di ​1,135 milioni di euro​. L’Italia è avanti in Europa soprattutto per i​l riciclo meccanico della​ ​plastica raccolta. Dietro i buoni risultati ci sono comportamenti più virtuosi da parte di cittadini e imprese. L’aumento del fatturato c’è stato, nonostante un leggero calo produttivo. Il trend positivo, ​del resto, si era già avuto nel 2021, ​quando ​gli effetti della pandemia stavano scemando. Quanto alla distribuzione territoriale del sistema di recupero, nel Nord Ovest,​ ed in particolare in Lombardia, si concentra la maggior parte degli impianti con oltre il 40%.​ Poi c’è il Nord Est con poco più del 30%, mentre la percentua​le al Sud e nell isole è del​ 22%. Non è fuori luogo aspettarsi un aumento di queste infrastrutture, di cui non si sente parlare molto nei piani governativi. Ma dove si producono i rifiuti di plastica ? “Le fonti per il riciclo meccanico post-consumo sono complessivamente concentrate nella filiera degli imballaggi, in particolare quelli da raccolta urbana che sono quasi i due terzi. Seguono i rifiuti da imballaggio generati nel commercio e industria”, dice il Rapporto. Il sistema industriale viaggia verso buoni livelli di circular economy, però, l’attenzione degli industriali è concentrata sui costi energetici. C’è poco da stupirsi, in verità, perchè è tutto il sistema Italia che soffre delle variazioni del mercato delle fonti di energia. Per non ripetere che la guerra in Ucraina ci ha messo lo zampino. Il drastico incremento dei “costi energetici gas ed elettricità, quest’ultima caratterizzata da un picco nell’agosto 2022​” ha sterilizzato altri buoni risultati che si potevano ottenere. ​Da anni le imprese investono in tecnologie per la trasformazone dei prodotti e vorrebbero fare di più . 

Italiani virtuosi, il governo applichi tutte le norme

Gli italiani restano buoni consumatori di plastica, sebbene l’Europa abbia in campo progetti e programmi che vogliono abbassarne l’utilizzo. Nella recente giornata mondiale della plastica il governo è stato richiamato dall’Ue per una certa leggerezza nell’applicare norme comunitarie. “L’Italia deve tutelare le imprese che hanno investito nel riciclo meccanico della plastica. Queste imprese hanno consentito al Paese di potersi allineare agli obiettivi europei con risultati eccezionali in termini ambientali, economici e sociali ​”​​dice ​Walter Regis, presidente riconfermato di Assorimap. Il confronto è su scala mondiale e per noi, continua Regis ” in particolare hanno inciso la produzione asiatica di polimeri vergini low cost, che hanno invaso il mercato europeo, e i costi di produzione in crescita a causa dei rincari energetici​”. Il governo ascolta queste lagnanze ? Se si, ha l’occasione per muoversi a Bruxelles per far crescere la competività di un segmento del Made in Italy. Bisogna averne coscienza,però.

Iren Ambiente si espande in Piemonte

La vitalità delle aziende legate alla plastica e alle sostanze industriali da recuperare è confermata anche da acquisizioni di aziende medio-piccole. Il Gruppo Iren tramite la controllata Iren Ambiente, ha​ acquisito, infatti, la maggioranza di ReMat, una start-up che si occupa di recupero di poliuretano. L’investimento è stato di oltre ​3,5 milioni di euro ​e con l’acquisto ci sarà un aumento di capitale da parte di Iren Ambiente. I principali effetti dell’operazione si avranno sullo stabilimento di Nichelino. Iren diventa uno dei principali operatori italiani nella filiera del riciclo del poliuretano​.​ ​ReMat ​era in attività dal ​2018​, anno a partire dal quale ha ​sviluppato la trasformazione e il recupero della sostanza della famiglia dei polimeri, particolarmente usato nell’automotive,nell’arredamemnto, nell’isolamento termico. I sedili delle auto e un’ampia gamma di divani e materassi contengono poliuretano espanso. Una curiosità: ogni anno in Italia si buttano via  5 milioni di materassi. La raccolta e il recupero di ciò che sta dentro genera affari ed economia pulita.

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