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Pirelli scommette sul Sudamerica: crescono gli investimenti sulla transizione ecologica

Dopo che il mercato auto ha scelto il Brasile come epicentro della produzione di veicoli ibridi ed elettrici, Pirelli nel solo 2024 ha già investito 70 milioni di euro in due operazioni: modernizzare il polo di Campinas (San Paolo) e acquisire un’azienda che produce gomma naturale

Pirelli scommette sul Sudamerica: crescono gli investimenti sulla transizione ecologica

Dopo Stellantis, anche Pirelli punta forte sul Sudamerica. E, come la casa automobilistica, lo fa in particolare in Brasile, che insieme all’Argentina contribuisce al 20% della produzione del gruppo italiano a livello globale, dando lavoro a oltre 8 mila persone. Solo in questo inizio di 2024, Pirelli ha investito in Brasile 350 milioni di reais, circa 70 milioni di euro: siamo lontani dalla cifra monstre promessa da Stellantis con orizzonte al 2030, ma in compenso questi soldi sono in buona parte già stati spesi.

Nuovo laboratorio a San Paolo

Il gruppo guidato in Sudamerica dal manager argentino Cesar Alarcon ha infatti annunciato gli investimenti a progetti già in parte completati: del totale di 350 milioni, 200 milioni di reais sono stati stanziati per realizzare un laboratorio innovativo nel polo produttivo di Campinas (San Paolo), già inaugurato il 13 marzo, e un centro logistico, che sarà pronto in 14 mesi. Anche quest’ultimo sorgerà nell’area di Campinas, comprata da Pirelli 54 anni fa e che nei piani di Alarcon diventerà un centro di sviluppo “paragonabile a quelli già esistenti in Italia e Germania”, senza dimenticare che Pirelli ha anche una grande fabbrica a Feira de Santana, nello Stato di Bahia.

Il Brasile è strategico per Pirelli

“Il Brasile ha un’importanza strategica per Pirelli”, ha ribadito al quotidiano finanziario brasiliano Valor Economico il manager, già da 5 anni al comando delle operazioni in America Latina. Solo nel Paese governato da Lula, gli investimenti negli ultimi 10 anni raggiungono i 2 miliardi di reais, circa 400 milioni di euro. Quest’ultima operazione ha poi un valore importante pure dal punto di vista delle politiche per la sostenibilità, dopo che Pirelli si è posta l’obiettivo delle zero emissioni entro il 2040: con l’ampliamento dell’head quarter di Campinas si avvicinano le strutture di stoccaggio, tanto delle materie prime quanto degli pneumatici, alla linea di produzione, riducendo così i costi ambientali per il trasporto dei beni. Per la precisione, è stato stimato che saranno evitati 5 mila viaggi di carico merci all’anno. Gli altri soldi investiti, 150 milioni di reais, sono invece andati in una operazione di M&A: Pirelli, sempre nella prospettiva di un business più sostenibile, ha acquisito l’azienda brasiliana Hevea-Tec, specializzata nella produzione di gomma naturale. “Potremo direttamente trasformare la gomma naturale ed esportarla, oppure usarla per fabbricare i nostri pneumatici”, ha osservato Alarcon.

Pirelli pronta per i pneumatici per i veicoli elettrici

Il quale ha poi ricordato che questi investimenti sono direttamente legati a quelli che le case automobilistiche di mezzo mondo stanno annunciando in questi mesi in Sudamerica. Pirelli, che in America Latina già produce ed esporta verso tutto il mondo, ha ora l’obiettivo di farsi trovare pronta per rispondere alla crescente domanda di pneumatici per veicoli elettrici, della cui produzione proprio il Sudamerica e in particolare il Brasile sta diventando l’epicentro, come testimonia la strategia di Stellantis ma non solo. “Le auto elettriche – ha detto al Valor Cesar Alarcon – hanno bisogno di pneumatici diversi, specifici, meno rumorosi. Sono caratteristiche uniche, bisogna farsi trovare pronti”.

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