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Picasso a Faenza, “ceramiche” provenienti dal Musee National Picasso-Paris

Dal 1 novembre 2019 al 13 aprile 2020 il MIC di Faenza ospita 50 pezzi unici del grande maestro Pablo Picasso.

Picasso a Faenza, “ceramiche” provenienti dal Musee National Picasso-Paris

Una grande mostra dal titolo “Picasso, La sfida della ceramica” a cura di Harald Theil e Salvador Haro con la collaborazione di Claudia Casali che propone 50 pezzi unici di inestimabile valore e un prestito importante che aper ore tutto il pensiero creativo dell’artista spagnolo nei confronti dell’argilla.

Una mostra che dialoga con opere diverse e già presenti al MIC come la ceramica classica (con le figure nere e rosse), i buccheri etruschi, la ceramica popolare spagnola e italiana, il graffito italiano quattrocentesco, l’iconografia dell’area mediterranea (pesci, animali fantastici, gufi e uccelli) e le terrecotte delle culture preispaniche che saranno esposte in un fertile e inedito confronto con le ceramiche di Picasso.

Pablo Picasso, Vase: Femme à l’amphore; octobre 1947 – 1948, Vallauris Terre blanche: éléments tournés, modelés et assemblés. Décor aux engobes et émail blanc, incisions, patine après cuisson 44,5 x 32,5 x 15,5 cm Dation en 1979 n° inv. : MP3679 © Succession Picasso, by SIAE 2019

Una sezione verrà dedicata al rapporto tra Picasso e Faenza. Diversi sono i pezzi di Picasso che il Museo Internazionale delle Ceramiche in Faenza possiede grazie al tramite di Tullio Mazzotti di Albisola, di Gio Ponti e dei coniugi Ramié i quali furono sollecitati a richiedere alcuni manufatti al Maestro per un’esposizione a Faenza e, soprattutto, per la ricostruzione delle Collezioni d’arte ceramica moderna andate distrutte nell’ingente bombardamento alleato del maggio 1944. Merito dell’allora direttore Gaetano Ballardini, nonché fondatore del Museo faentino, che contattò Picasso a Madoura con una lettera commovente e davvero toccante. Per questo motivo arrivò nel 1950 il primo piatto ovale raffigurante la Colomba della Pace, memento contro ogni guerra, espressamente dedicata al Museo di Faenza e al tragico destino della sua Collezione e della sua struttura. Nel 1951 arrivarono anche altri piatti con teste di fauno e vasi dal sapore arcaico e archeologico e il grande vaso “Le quattro stagioni” (1951), graffito e dipinto, con la raffigurazione pittorica e morfologica di quattro figure femminili,

Inoltre sono esposti documenti e fotografie, mai esposti, ed appartenenti all’archivio storico del MIC. Completerà il ricco apparato didattico e fotografico un video storico di Luciano Emmer del 1954 (Picasso a Vallauris).
La mostra fa parte di «Picasso – Méditerranée»: un’iniziativa del Musée national Picasso-Paris.

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